Una giornata sulla neve si è trasformata in tragedia per una famiglia romana che in questo periodo di feste stava trascorrendo le vacanze a Sauze d'Oulx, in provincia di Torino. Una bambina di nove anni è morta dopo una rovinosa caduta sugli sci, sotto gli occhi disperati del padre. Erano da poco passate le 14 quando la piccola sciatrice è scesa lungo la Via Lattea - uno dei comprensori più noti della Valle Susa, in Piemonte -, accompagnata a poca distanza dal padre. Ad un certo punto, però, ha perso il controllo degli sci ed è rovinosamente caduta a terra, sulla pista Imbuto, che collega la cresta al Vallone del Rio Nero. Per oltre cinquanta metri è rotolata sulla neve, finendo fuori pista, sbattendo violentemente la testa ed il torace prima su una barriera frangivento, per poi ricadere a terra. Nell'impatto la piccola sciatrice ha riportato un grave trauma cranico e un altrettanto grave trauma toracico. La violenza con la quale ha sbattuto contro la barriera in legno posizionata in fuori pista, le ha procurato un arresto cardiocircolatorio.
Il tutto sotto gli occhi del padre che, disperato, non ha potuto fare nulla per la sua bambina, se non chiamare i soccorsi, che immediatamente hanno raggiunto il luogo della tragedia. I sanitari del 118 hanno tentato in tutti i modi di rianimare la bambina, praticandole per oltre trenta minuti il massaggio cardiaco ma fin da subito le sue condizioni sono parse disperate.
La piccola sciatrice respirava ancora quando l'equipe medica l'ha trasferita sull'elicottero che l'ha trasportata presso l'ospedale infantile Regina Margherita di Torino, dove però è morta dopo alcune ore, senza più riprendere conoscenza.
Lungo il fuori pista, dove è accaduto l'incidente sono arrivati anche i carabinieri della pattuglia sciatori di Oulx che indagano sull'accaduto, per eseguire un sopralluogo al fine di ricostruire la dinamica del sinistro e soprattutto capire il perché la bambina ha perso il controllo degli sci fino a cadere in quella maniera così violenta. Per ricostruire le fasi più importanti dell'incidente, gli inquirenti hanno sentito, come persone informate sui fatti, alcuni sciatori che in quel momento affollavano la pista Imbuto di Sauze d'Oulx. Tra di loro, anche il papà della bambina deceduta, che sciando a pochi metri di distanza, può aver notato qualcosa che potrebbe aver provocato o aggravato, l'incidente mortale.
Intanto la procura - l'indagine è coordinata dal pubblico ministero Valerio Longi - ha disposto il sequestro di tutta l'attrezzatura per sciare della piccola vittima: la tuta, il casco - che la piccola indossava regolarmente - e gli sci, al fine di verificare eventuali anomalie nel suo abbigliamento da sciatrice. Quello che gli inquirenti voglio accertare è se la morte della bambina di nove anni è stata una tragica fatalità oppure se ci sono stati dei fattori - nell'attrezzatura usata o sulla pista al momento del sinistro - che in qualche modo ha provocato o reso più drammatica la sua rovinosa caduta verso la barriera frangivento. Non è invece stata sequestrata la pista Imbuto, che quindi è rimasta aperta.
La discesa dove si è verificato l'incidente, è catalogata come difficoltà media e segnalata col colore rosso, per una difficoltà di discesa che evidentemente la vittima sapeva affrontare, anche contando sul fatto che accanto a lei sciava il papà. «È una tragedia immensa - ha commentato uno sciatore -. Ho visto la disperazione del padre mentre i medici tentavano di rianimare la sua bambina».
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