È guerra aperta tra e-commerce e negozi tradizionali. Il terreno di scontro resta il BLack Friday, la giornata di sconti originaria dei paesi anglosassoni e approdata da noi proprio sulla scia dei negozi online.
Confesercenti, dopo avere chiesto al governo di rinviare il «venerdì nero» ha deciso di rafforzare l'offensiva. «C'è una distorsione gravissima sui mercati, siamo pronti a fare un appello all'Antirust», ha annunciato l'associazione guidata da Patrizia De Luise. Il problema è che i negozi fisici subiscono le restrizioni dei Dpcm, quelli online no. Confesercenti si appella quindi al governo affinché rinvii i giorni di vendite scontate dal 27 novembre al 4 dicembre, sperando in un allentamento delle restrizioni per il Covid.
Pronta la replica di Amazon: «Metà delle vendite Black Friday arriva dalle pmi». A rafforzare la posizione delle associazioni del commercio la scelta della Francia, che ha già posticipato la giornata di sconti al 4 dicembre, anche a Parigi giorno di riapertura dei negozi.
Il governo ha intanto approvato il decreto Ristori ter. La dotazione per risarcire le attività economiche danneggiate dall'allargamento delle zone rosse, ha spiegato il ministro dell'Economia Roberto Gualtieri, arriva a 1,84 miliardi. Sono stati stanziati altri 1,5 miliardi al mini fondo che era stato costituito con la legge di bilancio per finanziare gli aiuti alle nuove zone rosse. Poi, ha aggiunto Gualtieri, ci sarà «un ulteriore stanziamento di 100 milioni di euro destinati all'acquisto e alla distribuzione di farmaci contro il Covid-19» e «un fondo di 400 milioni di euro da destinare ai comuni, per sostenere le famiglie», con un fondo alimentare.
Chiesto poi lo scostamento di bilancio al Parlamento. Sono 8 miliardi, che serviranno a finanziare il quarto decreto, con lo stop agli adempimenti fiscali. Ci sarà anche uno stop ai contributi previdenziali e alle ritenute fiscali dei dipendenti di metà dicembre e l'acconto Iva del 27 dicembre. Per i versamenti di dicembre il calcolo delle perdite potrebbe essere basato sul confronto tra novembre 2020 e lo stesso mese dell'anno scorso. Dovrebbe arrivare anche la proroga delle rate della rottamazione ter e del saldo e stralcio, che altrimenti ripartirebbero il 10 dicembre.
Intanto entra nel vivo l'iter della legge di Bilancio, approdata in Parlamento con un mese di ritardo. I tecnici di Camera e Senato hanno redatto un dossier dove si mette in luce una criticità della manovra. Il governo ha previsto un fondo da 120 miliardi che anticipa gli stanziamenti del Recovery fund. Le trattative sono però ancora aperte per il veto di Ungheria e Polonia.
«Ciò sta inevitabilmente comportando un allungamento dei tempi per la finalizzazione dell'iter legislativo, con il conseguente rischio di ritardare l'avvio dei nuovi programmi, non solo della coesione, e la messa a disposizione dei fondi», si legge nel dossier.
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