Michael Bloomberg scende di nuovo in campo per Joe Biden in Florida, mentre Donald Trump supera di misura il rivale nei sondaggi dello stato del sud, fondamentale per le elezioni del 3 novembre. L'ex sindaco di New York ed ex candidato alle primarie democratiche di Usa 2020 ha raccolto 16 milioni di dollari con cui ha contribuito a pagare le multe in sospeso e le spese che impedivano a 32.000 detenuti condannati nel Sunshine State di votare. L'obiettivo è consentire agli ex criminali di riguadagnare la possibilità di recarsi alle urne prima delle presidenziali, un'iniziativa che si inserisce nel quadro della legge statale del 2018, in base alla quale gli ex carcerati possono riottenere il diritto di voto se hanno hanno scontato la loro pena e pagato multe e sanzioni loro imposte. «Il diritto di voto è fondamentale per la nostra democrazia, e non dovrebbe essere negato a nessun americano - ha detto Bloomberg - Con la Florida Rights Restoration Coalition siamo determinati a porre fine alla privazione dei diritti civili e alla discriminazione che l'ha sempre guidata».
La Florida è uno stato chiave con l'attuale presidente e il rivale democratico che sono testa a testa nei sondaggi. Secondo una proiezione di Washington Post ed Abc, ora è avanti Trump con il 51% del consensi contro il 47% di Biden, mentre nel 2016 il tycoon ha battuto Hillary Clinton con un margine dell'1,2%, meno di 113 mila voti.
La mossa di Bloomberg potrebbe quindi rivelarsi importante per il risultato nel Sunshine State. Peraltro, si tratta di un'iniziativa separata dalla promessa dell'ex sindaco della Grande Mela di investire 100 milioni di dollari per aiutare Biden in Florida. Nel frattempo, l'ex vice di Barack Obama ha ottenuto l'endorsement (non a sorpresa) di Cindy McCain, vedova del senatore del Grand Old Party ed ex candidato alla Casa Bianca John McCain. «Siamo repubblicani, ma prima di tutto siamo americani, e Biden è l'unico candidato che lotta per i valori della nostra nazione», ha detto. McCain, morto nel 2018 per un tumore, era un acerrimo nemico di Trump e amico di vecchia data di Biden. «Non sono mai stato un fan di John, e Joe è stato il suo cagnolino», ha commentato The Donald su Twitter: «Quante cattive decisioni insieme, come le guerre senza fine» ha precisato riferendosi a McCain e Biden.
E dopo mesi di indagini da parte di due commissioni del Senato a maggioranza repubblicana è stata pure pubblicata la conclusione del rapporto sul ruolo di Hunter Biden (figlio del candidato dem) nel consiglio di amministrazione della società energetica ucraina Burisma. «La posizione di Hunter Biden nel board di Burisma getta un'ombra sul lavoro di coloro che promuovevano le riforme anti-corruzione in Ucraina» afferma il dossier, secondo cui i funzionari dell'amministrazione Obama sapevano che la posizione del figlio dell'allora vice presidente era «problematica» e interferiva «nell'efficace esecuzione della politica sull'Ucraina».
Inoltre, i presidenti delle due commissioni (quella per la sicurezza interna e quella per le finanze) hanno rivelato come l'indagine abbia «affrontato molti ostacoli» da parte dei democratici nei loro comitati, e come le agenzie esecutive «non abbiano rispettato le richieste di documenti».
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