Confindustria boccia (ancora) la manovra del governo. Durante la trasmissione Piazza Pulita, Vincenzo Boccia ha infatti detto: "Abbiamo circa 160mila associati e li ho ascoltati e posso dire che il 100% di loro è contro la manovra". Dubbi che il presidente di Confindustria presenterà al vicepremier Matteo Salvini domenica prossima: "Ribadiremo le nostre premure nell'interesse del Paese. Non siamo contro nessuno, ma vogliamo un Paese che cresce. Questa manovra è debole sulla crescita e glielo ridiremo, gli faremo anche delle proposte che non sono impattanti sulle risorse ma sull'economia reale".
Tutto, secondo Confindustria, ruota attorno a una mancanza di prospettiva di crescita: "Se non c'è crescita non assumi. Il decreto dignità ha il vulnus che reintroduce le causali: ai fini quantitativi non cambierà nulla, ma aumenta la conflittualità e le imprese cambieranno la persona al termine dei 12 mesi".
L'appello di Boccia è indirizzato principalmente alla Lega, giudicata più sensibile alle richieste degli industriali: "Governando la Lega alcune regioni del nord, determinava delle aspettative. Valutiamo i provvedimenti del governo, erano di tutto il governo, invitando la Lega a una coerenza tra quello che dice e quello che fa.
È evidente che in alcune parti del Paese c'è un legame forte tra i nostri associati e alcuni governatori, anche della Lega, con cui c'è un ottimo rapporto con i nostri associati e si costruisce un percorso legato a sviluppo e consenso".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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