Ora il centrodestra può sognare il colpaccio. La tornata elettorale in Emilia Romagna è l'appuntamento clou di inizio 2020 e potrebbe portare con sé un risultato storico. E una conseguenza probabilmente scontata. Il risultato storico sarebbe la vittoria del centrodestra in quella che – insieme alla Toscana – è la regione "rossa" per eccellenza dello Stivale. La conseguenza inesorabile, invece, la caduta del governo giallorosso. Secondo l'ultimo sondaggio realizzato da Tecnè Lucia Borgonzoni sarebbe infatti ormai a un passo dal mettere la freccia superare Stefano Bonaccini.
Già, perché la recente rilevazione effettuata dall’istituto demoscopico parla chiaro. E i numeri, si sa, non mentono mai. Il candidato del centrosinistra – nonché presidente della regione uscente – rimane in vantaggio, attestandosi al 45% delle indicazioni di voto, ma l'esponente leghista lo sta ormai tallonando da vicini, anzi vicinissimo, con il 44% delle preferenze, come riportato da Libero.
Il trend è ormai chiaro. Così come è chiaro il fatto che la contesa tra i due sarà un vero e proprio testa a testa e chi la spunterà, con tutta probabilità, lo farà per una manciata di voti.
L'importanza del risultato in Emilia Romagna è enorme e non a caso, in vista della chiamate alle urne, nel cuore della regione, nel capoluogo Bologna, è nato quel movimento di piazza (tutto fuorché spontaneo…) delle sardine – fondate da Mattia Santori, Giulia Trappoloni, Andrea Garreffa e Roberto Moroni – per dare, guarda il caso, contro Matteo Salvini, e per sostenere la corsa del dem Bonaccini.
Qualora domenica 26 gennaio dovesse vincere il centrodestra a trazione leghista, per il Partito Democratico e tutta la sinistra italiana sarebbe il tracollo forse definitivo. Un tonfo clamoroso che porterebbe con sé – molto probabilmente – la caduta della maggioranza giallorossa. Insomma, non resta che attendere una quarantina di giorni per sapere come andrà a finire. E quali saranno gli effetti della decisione degli emiliani e dei romagnoli a inizio anno venturo.
Gli ultimi sondaggi
Nella scorsa settimana, l'analisi di Noto Sondaggi ha fotografato plasticamente il duello elettorale tra l’esponente del Pd e quella della Lega: secondo il sondaggio,
45-49% per il presidente uscente, contro il 41-45% della leghista. Simili, molto simili, i numeri del sondaggio di Emg Acqua di Fabrizio Masia: 44% per la candidata del centrodestra e il governatore a un passo, dato al 46,5%.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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