Bond bancari, stretta sui rimborsi per quelli acquistati dopo il bail in

Emendamento sulle "subordinate". Rispunta la mancia per il golf

Bond bancari, stretta sui rimborsi per quelli acquistati dopo il bail in

Roma - Slitta a martedì 7 febbraio l'approdo del decreto cosiddetto «Salva-banche» nell'aula del Senato, a Montecitorio è invece atteso per il 13 febbraio. Il provvedimento che punta al salvataggio di Mps e a proteggere gli istituti di credito a rischio, è fermo in Commissione Finanze a Palazzo Madama. L'obiettivo era riuscire a dare il via libera al testo entro la giornata di ieri e trasmetterlo subito all'aula, ma i lavori si sono prolungati oltre il previsto. Gli emendamenti del governo sono arrivati solo in serata. Dalle bozze circolate spunta una stretta ai risarcimenti, con nuovi paletti che il governo punta a introdurre nel decreto modificando l'articolo 19 che prevederebbe l'esclusione dai meccanismi di compensazione (non otterranno rimborso) i risparmiatori che hanno sottoscritto o comprato obbligazioni delle banche oggetto del salvataggio pubblico dopo il 1 gennaio 2016, cioè quando è entrato in vigore il bail-in perché, dopo quella data, «la rischiosità di determinati strumenti finanziari deve darsi per nota da chiunque». Altra novità, prevista dalle proposte di modifica del governo, riguarderebbe l'applicazione del burden sharing, la misura «anti-speculatori» per la quale il limite massimo previsto per l'acquisto dei bond subordinati è misurato sul «corrispettivo pagato» dall'investitore e non più sul valore nominale dei bond.

Tanti, i nodi ancora da sciogliere, come quello controverso sui compensi dei manager delle banche che chiedono l'aiuto dello Stato, su cui si cercherebbe la quadra nella sintesi proposta dal senatore Pd Mauro Maria Marino, presidente di Commissione. Sulla possibile proroga dei termini per il riassetto delle popolari sarebbe invece arrivata un'apertura del sottosegretario al Tesoro Pier Paolo Baretta, presente in Commissione. Mentre si fa largo l'ipotesi di una fiducia al provvedimento in entrambe le Camere, attorno al decreto le polemiche si inaspriscono. I ritardi nell'insediamento della commissione parlamentare d'inchiesta sugli scandali finanziari, già decisa a larghissima maggioranza da Camera e Senato, incrocia il pressing di queste ore sul voto anticipato, con la maggioranza accusata di voler rinviare tutto a dopo le urne.

Nel Salva Banche, nota neanche troppo a margine, pare ci sia posto pure per la garanzia statale di 97 milioni di euro per la Ryder Cup 2022. Ora, che l'indispensabile sostegno al torneo di golf, giunga con un emendamento del senatore PD Renato Guerino Turano, residente nella sportivissima Los Angeles ed eletto in circoscrizione estera, è pure comprensibile.

Un po' meno che questa norma trovi posto in un decreto in cui si dovrebbe parlare di risarcimento ai risparmiatori, il che la dice lunga sulle priorità di questa maggioranza. O almeno di quelle del riciclato «ministro allo Sport» Luca Lotti.

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