Si fa sempre più intricata la questione relativa ai 5 deputati che avrebbero chiesto il bonus da 600 euro: stando alla notizia lanciata da La Repubblica, i furbetti avrebbero intascato il sussidio previsto dal governo a favore delle partite Iva e di alcune specifiche categorie di autonomi. Tuttavia, considerata la portata dell'emergenza Coronavirus, non era stata introdotta alcuna distinzione di reddito tra i lavoratori e la casta ne avrebbe approfittato. A trarre vantaggi sarebbero stati anche circa 2mila figure politiche tra assessori regionali, consiglieri regionali e comunali, governatori e sindaci. Il tutto è stato scoperto grazie alla Direzione centrale Antifrode, Anticorruzione e Trasparenza dell'Inps.
Ma nelle scorse ore è spuntato un dubbio che - se confermato - avrebbe del clamoroso: la soffiata, che doveva essere nota da tempo visto che i bonus sono arrivati in primavera, è stata diramata per favorire il "Sì" in vista del referendum sul taglio dei parlamentari? Effettivamente più di qualcosa non torna: alcune indiscrezioni avevano fatto sapere che si tratterebbe di tre leghisti, un grillino e un renziano, ma Ettore Rosato ha smentito il coinvolgimento di Italia Viva. "Questo modo di fare servizio pubblico da parte dell'Inps è barbaro", ha tuonato il coordinatore nazionale di Iv.
Due sospetti sulla Lega
Sono arrivate le reazioni anche da parte del Quirinale (che fa filtrare "amarezza e sconcerto") e di Luciana Lamorgese: il ministro dell'Interno, riferendosi ai presunti furbetti, ha dichiarato che "si dovrebbero vergognare". Intanto sono spuntati i nomi di due sospettati leghisti che potrebbero aver incassato il bonus: si tratterebbe della piacentina Elena Murelli e del mantovano Andrea Dara. La Repubblica fa notare che i loro cellulari risulterebbero spenti poiché il Carroccio, in attesa di delucidazioni sulla vicenda, avrebbe imposto il silenzio sia verso i cronisti sia verso i colleghi di partito.
Riccardo Molinari, alla luce delle indiscrezioni pubblicate oggi da alcuni quotidiani, ha sottolineato che - nonostante sia stato chiesto a tutti i parlamentari leghisti di dire se abbiano percepito il bonus o di verificare con il loro commercialista - al momento non ha riscontri "di deputati leghisti che abbiano preso il bonus". Ma il capogruppo alla Camera del Carroccio ha avvertito a chiare lettere: "Come promesso, se qualcuno ha preso un bonus verrà sospeso, anche se quei soldi sono stati dati in beneficenza".
#SALVINI: "DEPUTATI PRENDONO BONUS? SOSPENSIONE SUBITO"https://t.co/d3t3o6PJ33
— Lega - Salvini Premier (@LegaSalvini) August 9, 2020
Probabilmente un riferimento alla storia di Ubaldo Bocci, che ha ammesso di aver chiesto il bonus per fare beneficienza, per prendere quei soldi e darli ad associazioni che si occupano di disabili, poveri e tossicodipendenti.
Il consigliere comunale di Firenze in quota Lega ha specificato: "Sapevo in coscienza di non averne diritto ma ho anche pensato che in quella massa di soldi buttati via io avrei potuto correggere in parte una stortura, prenderli e darli a chi ne aveva bisogno e non li avrebbe avuti. E poi io ci ho aggiunto anche miei soldi".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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