Si stringono i ranghi in vista del vertice straordinario dei 27 Paesi Ue di sabato per l'avvio del negoziato con la Gran Bretagna per l'uscita dall'Unione.
Angela Merkel invita i britannici a "non farsi illusioni" e a non sperare di avere gli stessi diritti di un Paese dell'Ue. Paolo Gentiloni, invece, smorza i toni e ricorda "l'antica amicizia che ci lega alla Gran Bretagna": "abbiamo interesse ad un accordo equo e giusto" ribadisce, ammonendo che un "intento vendicativo" sarebbe "un errore".
Germania
Davanti al Bundestag, la cancelliera tedesca ha chiarito la posizione della Germania in vista del Consiglio europeo del 29 aprile, il vertice che dovrà fissare le linee-guida dell'Ue nei negoziati con Londra sulla Brexit.
"Alcuni in Gran Bretagna si fanno illusioni sulla realtà del dopo-Brexit e bisogna dire chiaramente che questo è tempo sprecato - ammonisce Merkel - Londra dovrà chiarire come vede il futuro delle sue relazioni con l'Unione Europea e discutere i suoi obblighi finanziari verso l'Ue prima che possano iniziare negoziati ufficiali sull'uscita dall'Ue".
"Ma - ribadisce la cancelliera - il Regno Unito non avrà gli stessi benefici di cui gode in qualità di membro dell'Unione. Un Paese terzo, quale sarà la Gran Bretagna, non avrà gli stessi diritti, o diritti più vantaggiosi, che un Paese membro dell'Unione Europea".
Italia
Più moderato nei toni il Presidente del Consiglio Paolo Gentiloni nel riferire davanti alla Camera in vista del Consiglio europeo straordinario di sabato prossimo che avvierà il negoziato per l'uscita del Regno Unito dall'Unione europea. "Noi siamo e restiamo amici e alleati del Regno unito. Non confondiamo le dinamiche che si sono aperte con Brexit, e che certo non saranno semplici da gestire nei prossimi mesi perché tutti sanno che sarà un negoziato molto complicato, con il fatto che ci lega al Regno Unito una radicata e antica amicizia geopolitica, di interessi comuni, di condivisione nella Nato", rileva il capo del governo.
"Sarebbe un errore pensare che la posizione inglese debba essere in qualche modo punita con una vendetta esemplare", ha affermato il presidente del Consiglio, precisando che con la Gran Bretagna "abbiamo interesse ad un accordo equo e giusto".
"Credo che si possa dire che coloro che temevano o speravano che Brexit sarebbe stata una miccia per l'implosione dell'Unione europea si sono sbagliati. Le cose non sono andate così. Oggi lo possiamo dire - commenta la quarta carica dello Stato - Dall'Austria all'Olanda e mi auguro alla Francia nei prossimi dieci giorni, sono venuti dei messaggi chiari non che negano elementi di difficoltà persino di crisi, ma che registrano il fatto che le forze che da questi problemi e queste difficoltà ritengono legittimamente che si debba uscire abbandonando l'Unione europea, sono minoritarie. E questo è un fatto incoraggiante".
Nella partita sulla Brexit "l'unità tra i 27 Paesi Ue è cruciale - ha precisato Gentiloni - Immaginare che i 27 Paesi siano divisi e che ciascono ingaggi un negoziato per specifici interessi rischia di essere una pietra tombale sulla possibilità di raggiungere un accordo".
"Confidiamo che si arrivi ad un quadro di rapporti positivi con il Regno Unito - anche se precisa - Le trattative sulla Brexit non potranno avere una conclusione che tiene il mercato unico togliendone alcuni pezzi sgraditi al Governo di Londra".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.