Il capogruppo alla Camera di Forza Italia, Renato Brunetta, manda un preciso segnale di apertura ai moderati del Nuovo centrodestra: "Noi siamo un grande partito. Ci sono state scissioni con motivazioni le più varie. 'Consentire le riforme', abbiamo visto dove sono finite le riforme, cattive riforme che stanno facendo implodere il Partito democratico. Dopodiché, uniti si vince, noi apriamo le braccia a tutti quelli che vogliono sinceramente far vincere il centrodestra sotto la guida di Berlusconi. Questa è la nostra linea, non è cambiata, siamo evangelici, quindi: figliol prodigo, braccia aperte per tutti. Naturalmente sulla linea politica che è quella di Berlusconi" . Brunetta, dunque, parlando con i giornalisti non esclude che gli azzurri possano accogliere eventuali fuoriusciti da Ncd.
Si rivolge poi a Salvini: "Non si preoccupi, sappiamo benissimo cosa fare da grandi: governare questo paese, rispondere al ceto medio. Questo paese - assicura Brunetta - non potrà mai essere governato da una posizione lepenista per quanto riguarda il centrodestra. Per cui Forza Italia, Lega, Fratelli d’Italia, tutto il centrodestra unito, che è maggioritario nel paese, deve governare al centro, e questa è la nostra determinazione". Del resto la storia del centrodestra italiano, a partire dalla nascita della Seconda Repubblica, va proprio in questa direzione: "Noi governiamo con la Lega dal ’94, a livello nazionale abbiamo governato per 10 anni. Governiamo importanti regioni come la Lombardia e il Veneto, abbiamo governato sempre con grande determinazione, con grande equilibrio e con grande capacità riformista. Governavamo quando Forza Italia era al 37-38% e la Lega era al 4%. Adesso le proporzioni si sono un po' riequilibrate, continueremo a governare assieme". Brunetta mette in chiaro un'altra cosa: "Lezioni da Salvini sull’anti-Renzi non le prendiamo. Nel senso che lui con il suo linguaggio e con la sua politica fa del suo meglio, noi con il nostro linguaggio e con la nostra politica facciamo opposizione. Nessuna polemica tra di noi".
E poi una stoccata contro il governo degli annunci: "La ripresa? Tutti i giorni Renzi ci bombarda con numeri, numeretti, il più delle volte fasulli, come quelli di Poletti, il più delle volte sovraccaricati di significati, come i suoi viaggi a New York alle partite di tennis. Noi - aggiunge - guardiamo ai fatti. I fatti sono che il paese è ancora in crisi, la crescita è insufficiente, la disoccupazione è ai massimi storici, il debito è ai massimi storici, e Renzi si deve votare al deficit, che mai gli consentirà l’Unione europea, per poter coprire le clausole di salvaguardia che sono già legge. Renzi è in un mare di guai sui conti pubblici - conclude -.
Certamente una ripresa che è ancora anemica non lo porterà fuori dal guado. Per cui attenzione, lo dico agli italiani, non fatevi imbrogliare dalle chiacchiere, dalle storie di Renzi. La realtà purtroppo è un’altra, è una realtà ancora di crisi per il nostro Paese".
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.