Bruno Arena, il Fico sul palco e nella vita

Una carriera tra teatro e tv, non si era arreso alla malattia. Il figlio: lasci un vuoto immenso

Bruno Arena, il Fico sul palco e nella vita

E chi non ricorda il tormentone «Amici Ahrarara». Un aneurisma si è portato via a soli 65 anni Bruno Arena, la metà dei Fichi d'India. L'attore insieme al sodale Max Cavallari ha fatto ridere generazioni di spettatori con quella leggerezza e ironia che entrano nel cuore dei fan. E, infatti, il dispiacere e il cordoglio per la sua scomparsa hanno attraversato come un fulmine la rete. A dare notizia del decesso è stato per primo Paolo Belli, grande amico del cabarettista.

Poi è arrivata la conferma da parte del figlio Gianluca, che ha scritto: «Non ero pronto, ma tanto non lo sarei mai stato. Buon viaggio papà... lasci un vuoto immenso». Max, il compagno di show e di carriera, gli ha scritto invece: «Ciao Pagliaccio mio. Prendi la valigia con le parrucche. È ora di far ridere lassù. Ti aspettano i grandi. Ti amerò per sempre». Nel 2013 Arena era stato colpito da un aneurisma cerebrale mentre era impegnato nella registrazione di una puntata di Zelig, il programma di Canale 5 di cui era una colonna insieme a Cavallari. La sua è stata una vita sul e per il palco. Dopo l'emorragia aveva ridotto le apparizioni pubbliche ed era stato ricoverato in una clinica riabilitativa: era riuscito a fare progressi ma senza recuperare completamente le funzioni. Ma l'attore non si voleva arrendere, era uno che non stava mai fermo, e già vent'anni fa era stato in grado di affrontare una dura prova dopo un incidente stradale. Nel 2014 aveva fatto un primo ritorno in pubblico a San Siro durante una partita dell'Inter di cui era gran tifoso. L'ultima volta che si è fatto vedere è stato un mese fa, quando ha trascorso una serata con Cavallari. Nato a Milano il 12 gennaio 1957, il comico abitava a Varese. Di origine messinese da parte di padre, Arena aveva frequentato il liceo artistico, per poi iscriversi all'ISEF e diventare insegnante di educazione fisica. Nel 1984 fu coinvolto in quell'incidente automobilistico che gli lasciò segni sul volto. Ne parlava spesso nei suoi spettacoli scherzando sulla propria «bruttezza». Nel 1988, durante una passeggiata sulle spiagge di Palinuro, con Cavallari progettò il duo comico che lo rese famoso. Decisero di chiamarsi Fichi d'India in omaggio alla vegetazione di quella zona. Vicini di casa, Bruno e Max hanno vissuto in simbiosi, dal debutto in un locale di Varese, alla Milano del cabaret all'approdo in tv nel 1994 su Italia 1 nella trasmissione Yogurt a Radio Deejay. La loro carriera prese il volo su Canale 5 grazie alla partecipazione a La sai l'ultima? e poi a Zelig dove coltivò l'amicizia con Bisio e i comici della banda.

Tra il 1999 e il 2008 il duo partecipò ad una serie di film comici: sono stati il Gatto e la Volpe nel Pinocchio di Benigni. Il celebre tormentone «Amici Ahrarara» era una parodia del folcloristico televenditore Sergio Baracco.

Nella carriera dei Fichi d'India ci sono state anche polemiche, in particolare per la partecipazione a qualche edizione di Miss Padania in cui due prendevano in giro scherzosamente i «terroni». Tanti gli amici che hanno salutato Bruno via social. «Fai buon viaggio amico mio!», gli ha scritto Simona Ventura. E portati «le parrucche», come dice il tuo amico Max.

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