Buonanno e i cartelli "anti-profughi": "Fuori dal mio comune, prima la nostra gente"

Il sindaco di Borgosesia fa affiggere cartelli stradali in sei lingue in cui avverte: "Qui i clandestini li rispediamo al loro paese"

Buonanno e i cartelli "anti-profughi": "Fuori dal mio comune, prima la nostra gente"

Gianluca Buonanno è un politico di quelli che amano parlar chiaro. Ciò che pensa, lo dice.

A Borgosesia, il comune piemontese di cui è sindaco, non vuole che entri nemmeno un immigrato clandestino. E per rendere inequivocabile il messaggio ha deciso di far affiggere a tutti gli incroci e agli accessi della città grandi cartelli stradali in quattro lingue che recitano testualmente: "Clandestini? No grazie... Prima aiutiamo la nostra gente".

Sullo sfondo una bella veduta della città e una stilizzazione dello stesso Buonanno ritratto come Superman in volo sopra Borgosesia, con tanto di mantello e sigla "GB" sul petto.

L'avviso per i clandestini è replicato in italiano, inglese, francese spagnolo ed arabo.

Chi volesse introdursi a Borgosesia senza avere i documenti in regola è avvisato: "Qui i clandestini li rispediamo indietro", avverte il sindaco.

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