Appena in tempo per presentarsi al Quirinale come gruppo parlamentare. Ma per ora sono più i nomi del peso politico: gli Europeisti-Maie-Centro democratico sono per ora solo la sommatoria dei singoli senatori contiani.
La fretta disperata con cui è stata chiusa l'operazione è testimoniata dal documento consegnato alla presidenza del Senato. Quando all'ultimo momento si è sfilata Sandra Lonardo, meglio nota come Lady Mastella, è scattato il panico ed è servito il soccorso del Pd, che ha prestato la triestina Tatjana Rojc. «Non mi sento una pedina», giura la senatrice della minoranza slovena, ma l'operazione è stata talmente precipitosa che non ci si è curati nemmeno di ristampare il documento di formazione del gruppo: i nomi sono tutti scritti a macchina e in ordine alfabetico, tranne quello della Rojc, aggiunto a penna e alla lettera L, come Lonardo. «È questa la politica di alto profilo all'altezza del dramma dell'ora?», si chiede amaro un padre nobile del Pd come Arturo Parisi.
«Certo, se questo è il gruppo che doveva salvarlo, Conte è già finito», punge un senatore del centrodestra. Il problema principale sono i numeri. I dieci componenti del nuovo gruppo, che sarà guidato dall'ex azzurro eletto nel Maie Raffaele Fantetti, avevano tutti già votato la fiducia a Giuseppe Conte. Alla Camera Bruno Tabacci annuncia nuovi «acquisti». «Ma al Senato è più difficile», ammette. Per Maria Rosaria Rossi ci sono due innesti pronti. In serata si materializza un altro «costruttore»: Luigi Vitali, nel partito di Berlusconi dal 1995, poche ore dopo aver smentito annuncia che lascia Fi. Sarebbe stato Conte in persona a promettergli un posto da sottosegretario alla Giustizia.
Allo stato la mossa degli «Europeisti» permetterà ai suoi componenti di avere maggiore visibilità e gestire i fondi destinati ai gruppi, ma il progetto della quarta gamba zoppica, perché manca l'obiettivo principale: rendere non decisivo il peso del gruppo renziano. «Non invidio l'amico Raffaele Fantetti che dovrà fare la sintesi di tutte le posizioni, da Causin a De Falco», ironizza l'azzurro Lucio Malan. Il nuovo gruppo ufficializzerà la propria posizione oggi alle 10,50 quando sarà ricevuto dal presidente Sergio Mattarella nell'ambito delle consultazioni per la formazione del nuovo governo, anche se nel documento firmato da Fantetti e Causin l'appoggio al Conte Ter è esplicito: «Il gruppo è costituito da senatori che hanno una comune sensibilità europea ed hanno riconosciuto il ruolo fondamentale del Presidente Conte rispetto alla gestione della crisi».
Resta da risolvere qualche problema pratico. Innanzitutto il nome: «Centro democratico» è la denominazione del movimento di Bruno Tabacci che in Senato è già rappresentato come componente del gruppi misto da Emma Bonino. Sarebbe insomma un doppione, circostanza messa sotto esame dalla presidenza del Senato. E c'è poi lo strano caso di Ricardo Merlo, il sottosegretario agli Esteri che ha assunto come segretario particolare Daniel Oscar Ramundo, dichiarando che si era dimesso da parlamentare del Mercosur (una sorta di Cee dell'America Latina).
Secondo una interrogazione parlamentare del senatore Giovanbattista Fazzolari (Fdi), Ramundo risulterebbe invece contemporaneamente al lavoro alla Farnesina e parlamentare di un organo straniero. Fosse vero, dice Fazzolari, ci sarebbe un falso e un singolare conflitto di interessi.
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