La nebbia fittissima come sa essere in Emilia nelle notti di febbraio, un guasto o forse un errore nella manovra: si indaga per capire la dinamica che ieri sera, intorno alle 19.20, ha provocato la caduta dell'elicottero su cui viaggiava Lorenzo Rovagnati, insieme a due piloti (uno era volontario della Protezione Civile di Monza). Sul posto sono accorsi i vigili del fuoco, i soccorritori del 118 e i carabinieri, ma lo scenario che si è presentato è apparso da subito tragico: solo lamiere e fumo. Nessun superstite. Dai primi rilievi sembra che il velivolo si fosse appena alzato in volo e che, nella fase di decollo, abbia riscontrato problemi, ricadendo, ormai fuori controllo, all'interno del prato della tenuta merlata. Per i passeggeri non c'è stato scampo. Quel volo era un appuntamento fisso del mercoledì. Lorenzo, 41 anni, figlio del fondatore del gruppo alimentare, aveva raccolto da tempo l'eredità del padre Paolo (scomparso nel 2008) ai vertici dell'azienda, come amministratore delegato, insieme all'altro fratello Ferruccio. Quel volo era di routine: l'elicottero si alzava sovente dalla tenuta di Castelguelfo, un feudo del Duecento che punteggia la campagna intorno Noceto, uno degli storici borghi della Via Emilia. Qui la famiglia si era stabilita da anni, anche se la sede centrale dell'azienda è rimasta a Biassono, nel cuore della Brianza. Prima «Gran Biscotto», il prosciutto cotto più celebre e di successo, e poi il crudo. È proprio per produrre il Parma Dop che la famiglia aveva eletto Castelguelfo come quartier generale, aprendo una seconda filiale a Langhirano e poi una terza a Felino, nella zona di produzione del dolce re dei salumi di Parma. Lorenzo Rovagnati si era sposato con Federica Sironi, nel 2019 a Macherio, non lontano dal cuore lombardo dell'azienda, nella chiesa di santi Gervaso e Protaso: dalla loro unione sono nate due figlie e un terzo è in arrivo.
Il prosciuttificio Rovagnati è nato negli anni '40 del secolo scorso e oggi ha un fatturato di oltre 320 milioni di euro (440 dipendenti) con presenza in 20 Paesi e l'acquisizione dell'americana Berkel, che produce l'affettatrice più famosa nel mondo, e dello storico marchio milanese della cartoleria di lusso Pineider. Gli esordi, però, sono legati alla lavorazione del burro e alla commercializzazione del formaggio. Negli anni '60 Paolo Rovagnati si lancia sui salumi e inventa il «Gran Biscotto», celebre per la marchiatura a fuoco. Il salto di qualità arriva negli anni '80 grazie ad una imponente campagna pubblicitaria che ha il culmine negli anni '90 con la sponsorizzazione dei programmi di Mike Buongiorno come la Ruota della fortuna. La storia della famiglia Rovagnati è stata raccontata anche in un cortometraggio in cui si racconta il percorso di un prodotto umile, come il prosciutto cotto, che è diventato nella versione marchiata Rovagnati uno dei prodotti simbolo del Made in Italy.
La Procura ha disposto il sequestro della scatola nera del velivolo e dei piani di volo, che in realtà per questo tipo di voli
dopo il tramonto non è sempre necessario depositare. La rapidità con cui il mezzo sarebbe precipitato a terra fa pensare anche ad alte cause in aggiunta alla scarsa visibilità, come un guasto meccanico all'elica di coda.
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