La Calabria vira al giallo, e il governatore Roberto Occhiuto punta l'indice sugli ospedali «fatiscenti» e reclama l'insediamento del subcommissario per la Sanità. Il ministro della Salute Roberto Speranza ieri ha firmato l'ordinanza che cambia colore alla Regione da lunedì prossimo, 13 dicembre. Una scelta per la quale Occhiuto spiega di volersi «assumere tutte le responsabilità», spiegando però che l'arrivo del giallo è inevitabile, «perché abbiamo una rete ospedaliera fatiscente», ma che può diventare un incentivo per migliorare, mentre la campagna vaccinale «sta andando molto bene». Occhiuto è intervenuto a margine della cerimonia tenutasi presso la Corte dei Conti per il giudizio di parificazione del Rendiconto generale della Regione Calabria. E proprio la magistratura contabile ieri ha confermato il suo j'accuse, spiegando che la somma di 77 milioni di euro «giace accantonata nei bilanci delle aziende al 31 dicembre 2020 senza che sia stata riorganizzata la rete ospedaliera». Ma il neoeletto governatore, uscito vincitore dalle urne all'inizio di ottobre proprio indicando come primo obiettivo la restituzione della sanità ai calabresi dopo 12 anni di gestione commissariale, ha altri motivi per non essere soddisfatto. Occhiuto, nominato commissario per la sanità calabrese lo scorso 4 novembre, pochi giorni dopo il suo insediamento (avvenuto il 29 ottobre), due settimane dopo ha visto il placet di palazzo Chigi alla sua proposta per la nomina del subcommissario, il colonnello dell'Arma Maurizio Bortoletti, che aveva già risanato i disastratissimi conti dell'Asl di Salerno. L'incarico arriva il 18 novembre, ma da allora, per 23 giorni, Bortoletti ha lavorato fianco a fianco con Occhiuto come «volontario». Il comando Generale dei Carabinieri, infatti, tarda a definire il distacco in Calabria per Bortoletti, impedendo di rendere attuale la decisione del consiglio dei ministri. Il perché non è noto, e comunque nessuno ne ha informato Occhiuto.
Costretto a vedere la sua regione passare in zona gialla a dieci giorni dal Natale, e a lavorare per ridare dignità alla sanità calabrese con un subcommissario «ospite» suo malgrado del Governatore, in attesa che l'impasse burocratica venga superata.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.