L'Istat continua a emettere bollettini preoccupanti sulla (de)crescita demografica dell'Italia. Dal bilancio del 2017 emerge che tra qualche anno, per la precisione nel 2047, l'Italia registrerà solo 400mila nati e 800mila morti, con saldi negativi vicini al mezzo milione l'anno. Ogni due morti, un solo nuovo nato. Continuando così si rischia l'estinzione.
Il demografo Giancarlo Blangiardo, professore ordinario di Demografia all'Università di Milano-Bicocca, è stato chiaro: "Per la prima volta in un periodo 'tranquillo' il saldo naturale è così basso (-183mila): era andata peggio di così solo due volte nel nostro Paese, nel 1917 e nel 1918, anni drammatici tra epidemia di spagnola ed effetti della prima guerra mondiale". Il problema, ha fatto notare Blangiardo, è che "dobbiamo gestire una crisi demografica che c'è, che è stata sottovalutata e talvolta ignorata, e se non lo facciamo il finale della storia non sarà piacevole".
Non a caso Giorgia Meloni parla di un trend "che sembra un bollettino di guerra". "I bambini non nascono - attacca la leader di Fratelli d'Italia - la popolazione invecchia e aumenta il numero di stranieri. Senza figli siamo destinati a scomparire: la demografia è il primo problema che l'Italia deve affrontare". Il centrodestra punterà anche su questo per raggiungere il 40% che serve per governare.
E di certo lo farà la Meloni: "Dal 5 marzo - spiega - quando Fratelli d'Italia sarà al governo metteremo in atto il più grande piano di incentivo alla natalità mai visto nella storia: asili nido gratis e aperti fino a sera e tutto l'anno, reddito bambino da 400 euro per ogni figlio fino a sei anni, congedi parentali pagati all'80%, stop iva su prodotti come pannolini e latte in polvere".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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