La Camera boccia l'agricoltura biodinamica. Esulta la senatrice Cattaneo: "È stregoneria"

L'aula di Montecitorio approva unanime un testo che elimina l'equiparazione delle pratiche "esoteriche" alle tecniche biologiche. Soddisfatto anche Salvini

La Camera boccia l'agricoltura biodinamica. Esulta la senatrice Cattaneo: "È stregoneria"

Per quanto la distinzione tra agricoltura biologica e biodinamica possa sembrare un tema per addetti ai lavori e settoriale, in realtà si tratta di una questione con importanti ricadute economiche e occupazionali nella filiera agricola e con conseguenze per il regime alimentare di milioni di italiani. Non è un caso che sulla questione siano intervenuti prima alcuni dei principali scienziati italiani e poi si sia espresso il presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Così, ieri la Camera, con 421 voti a favore, ha approvato all'unanimità la proposta di legge contenente «disposizioni in materia di tutela, sviluppo, competitività della produzione agricola, agroalimentare e dell'acquacoltura con metodo biologico» eliminando riferimenti all'agricoltura biodinamica e la sua equiparazione al biologico.

Già lo scorso novembre, durante una lectio magistralis all'Università La Sapienza di Roma, il premio Nobel Giorgio Parisi si era espresso contro il biodinamico affermando: «Sta per essere riconosciuta da una legge dello Stato italiano una pratica francamente stregonesca come l'agricoltura biodinamica».

Parole a cui Mattarella aveva replicato: «Vorrei rassicurarla, professore, sull'agricoltura biodinamica: è una questione che sta in Parlamento e io, notoriamente, non posso pronunciarmi, ma posso ben dire che, perché diventi legge, vi sono alcuni altri passaggi, anche parlamentari anzitutto, che rendono lontana questa ipotesi».

Ancora più netta la senatrice a vita e scienziata Elena Cattaneo: l'agricoltura biodinamica è paragonabile alla «stregoneria». E infatti ora la Cattaneo, dando voce al mondo della scienza, esprime soddisfazione: «nell'ultimo momento parlamentare utile, si è intervenuti in maniera netta e inequivoca per rimuovere da una legge in via di approvazione il riconoscimento di pratiche esoteriche e a-scientifiche». Secondo la senatrice, però, «si è scelto di non toccare» gli articoli del testo che «pure, in forme diverse, promuovono l'agricoltura biodinamica».

Secondo Maicol Mercuriali, direttore responsabile di Italiafruit News, testata specializzata in ortofrutta e retail: «Il biodinamico è una nicchia e risponde a un'esigenza del consumatore: quella di avere garanzie su prodotti salubri, coltivati nel rispetto dell'ambiente. Il metodo biodinamico, però, ad oggi non ha solide basi scientifiche e in un panorama agricolo italiano colpito dagli effetti nefasti dei cambiamenti climatici, degli insetti alieni e da tante altre difficoltà produttive, sarebbe bene il Paese indirizzasse la ricerca verso soluzioni a questi problemi».

E Roberto Della Casa, docente di marketing dei prodotti agroalimentari all'Università di Bologna e direttore scientifico del Monitor Ortofrutta di Agroter, sottolinea: «Il marchio con cui in questo momento vengono commercializzati e sono identificati i prodotti dell'agricoltura biodinamica è di proprietà di un'impresa e quindi gli strumenti di tutela della proprietà intellettuale appaiono più consoni alla sua protezione rispetto ad una norma pubblica. Il biologico, invece, ha un marchio di protezione pubblico regolamentato dall'Unione europea».

Anche dal mondo politico arrivano reazioni soddisfatte per la decisione assunta dal parlamento, per Matteo Salvini la Lega è «decisiva per lo sviluppo dell'agricoltura biologica.

Alla Camera abbiamo migliorato il testo di legge. Marchio per i prodotti biologici, ora con nome e cognome. Valorizzati i nostri agricoltori e premiato il loro instancabile lavoro». Adesso la parola spetta al Senato dove il provvedimento sarà rinviato.

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