L'ultimo miglio del campo larghissimo abruzzese rischia di essere rovinato dall'immagine di una sinistra polverizzata in Basilicata. Le ultime ore ci stanno restituendo l'immagine di uno schieramento progressista bifronte. In Abruzzo c'è una coalizione che va da Nicola Fratoianni a Matteo Renzi, passando per Elly Schlein e Giuseppe Conte. Dall'altro lato, l'alternativa lucana all'uscente di centrodestra Vito Bardi praticamente non esiste. E così, a quindici giorni dalla presentazione delle liste, è ancora tutti contro tutti. Con il candidato che doveva unire che è diventato il più grande ostacolo a qualsiasi accordo. Parliamo di Angelo Chiorazzo, re delle coop bianche, indicato da un movimento civico di ispirazione cattolica. Sostenuto dal grosso del Pd, avversato da M5s, centristi e parte dei dem. Ma soprattutto emanazione dell'ex ministro della Salute Roberto Speranza (nella foto). «Il metodo Speranza ha distrutto il campo largo», dice una fonte del centrosinistra lucano. Schlein e Conte si stanno industriando per convincere l'imprenditore a fare un passo indietro. Eppure né lui né Speranza, al momento, ne vogliono sapere. «Il M5s non mi vuole sostenere? Pazienza, ce ne faremo una ragione», spiega Chiorazzo a Un Giorno da Pecora, su Rai Radio1. E ancora, altri proclami bellicosi: «Con me si vince, io non mi ritiro». «I 5S rischiano di diventare i Soru della Basilicata», l'altro affondo. Solo che poco prima Conte si era detto possibilista su un'altra candidatura unitaria: «Ci stiamo lavorando, io sono ottimista». Anche Schlein sta pressando per un ritiro dell'imprenditore. Insomma, il campo largo lucano è appeso a Speranza. Ex ministro ed ex capogruppo Pd alla Camera, ma mai eletto in Basilicata. Infatti lui di candidarsi in prima persona non ne vuole sapere. Schlein, a Cinque Minuti su Rai1, rilancia sull'unità: «In Basilicata c'è una discussione in corso, sono fiduciosa che troveremo l'accordo».
Il problema è Speranza, che sta sfidando Schlein e Conte. La segretaria viene descritta come molto «nervosa» per l'impasse. Amendola, deputato campano del Pd eletto in Basilicata, ex ministro e sottosegretario a Palazzo Chigi, nel Transatlantico dispensa perle di saggezza: «La politica è l'arte di trovare soluzioni a problemi complicati, bisogna tenere insieme il movimento di Chiorazzo e la necessità di una coalizione larga». Spunta l'ipotesi di un ticket, con Chiorazzo vice designato. Ma non è escluso uno strappo, con Schlein che vorrebbe mollare l'imprenditore e Speranza al loro destino.
L'ex direttore dell'Azienda Sanitaria di Potenza Lorenzo Bochicchio e il presidente dell'Ordine dei Medici del capoluogo Rocco Paternò sono le alternative più gettonate. Ma la vera suggestione è l'ex ministra dell'Interno Luciana Lamorgese, nata e cresciuta a Potenza.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.