![Cantone in azione sullo spionaggio. Aperto il fascicolo sul magistrato Lo Voi](https://img.ilgcdn.com/sites/default/files/styles/xl/public/foto/2021/05/14/1620969157-8902258-large.jpg?_=1620969157)
L'inchiesta che non c'era mai stata. Ora è cominciata con tanto di timbro ufficiale della procura di Perugia: Raffaele Cantone ha aperto un fascicolo sulla denuncia del Dis (Dipartimento per le informazioni della sicurezza ) contro il procuratore della repubblica di Roma Francesco Lo Voi. Anche se al momento si procede contro ignoti.
Insomma, i Servizi attaccano frontalmente la magistratura della capitale o meglio i suoi vertici che si erano lasciati scappare una notizia riservata, ovvero i tre accessi dell'intelligence alla banca dati Punto Fisco per verificare le operazioni del capo di gabinetto della premier, Gaetano Caputi.
Siamo su un terreno delicatissimo, all'incrocio di molte autorità e poteri e la divulgazione di quei controlli, a quanto pare di routine, potrebbe aver rotto alcuni equilibri.
È dunque Cantone a dover chiarire e allora il magistrato diffonde un comunicato in cui cita gli articoli del codice e le leggi che disciplinano la materia e si nasconde dietro il segreto investigativo. Nessun nome e nessun chiarimento. Lo Voi è stato iscritto nel registro degli indagati, per quanto si tratti di un atto tecnico e formale?
Nessuna risposta, ma a quel che trapela si procederebbe almeno per ora contro ignoti. Cantone si limita a dare la notizia: «La procura di Perugia - spiega il magistrato in punta di penna - ha provveduto ad iscrivere l'esposto del Dis su presunte rivelazioni di notizie riservate comunicate alla Procura della repubblica di Roma».
Ma sui contenuti di tale iscrizione, nemmeno una parola: «Non può essere riferito il contenuto dell'iscrizione né il registro in cui è stata disposta, trattandosi di informazioni coperte dal segreto».
Inutile insistere, il capo della Procura di Perugia, competente sui magistrati del distretto di Roma, offre solo le coordinate del suo intervento, come imposto dalle norme: «L'iscrizione è stata disposta nel rigoroso rispetto dei criteri indicati dall'articolo 335 del codice di procedura penale come modificato» dalla riforma Cartabia.
Si vedrà. Di sicuro, il Dipartimento ha inviato alla Procura guidata da Lo Voi un'informativa classificata come «riservata» e se l'è vista poi in pagina sul quotidiano il Domani. Per il Dis, Lo Voi avrebbe violato il comma 8 dell'articolo 42 della legge speciale istitutiva dei Servizi, e dunque la fuga di notizie configurerebbe un reato. Di qui l'attacco senza precedenti, la seconda querelle dopo la furibonda polemica esplosa quando Lo Voi ha mandato al tribunale dei ministri l'esposto dell'avvocato Luigi Li Gotti sul generale libico Almasri.
Per Lo Voi però le accuse del Dis sono infondate, perché la norma indicata si applicherebbe ad altre situazioni, non a quella oggetto della querelle. Lo Voi aspetta la convocazione del Copasir per chiarire la propria posizione, oggi intanto l'organismo parlamentare ascolterà il generale Giovanni Caravelli, numero uno dell'Aise il Servizio segreto esterno.
In parallelo prosegue la battaglia al Csm.
I laici del centrodestra hanno presentato sul dossier Almasri un esposto contro Lo Voi, ipotizzando l'incompatibilità ambientale, e ora le carte sono state assegnate alla I Commissione che a breve potrebbe ricevere pure quelle relative al dossier Caputi-Domani. In questo caso, oltre all'incompatibilità si suggerisce l'azione disciplinare contro il Procuratore di Roma. Ma, sollecitata dal consigliere indipendente Andrea Mirenda, c' è anche una pratica a tutela di Lo Voi.
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