"Dall'Anac risultati inferiori alle aspettative". Le parole del premier Giuseppe Conte di fatto sono arrivate dritte al presidente dell'Autorità anti-corruzione, Raffaele Cantone. E proprio lo stesso Cantone ha deciso di rispondere per le rime al presidente del Consiglio: "Mi sento sotto assedio? Continuerò a fare anticorruzione, il mio incarico scade nel 2020. Sono tranquillo". Poi rivendica i risultati del suo lavoro: ""Possiamo anche essere insoddisfatti ma abbiamo fatto grandi passi in avanti come paese, non mettendo la spazzatura sotto il tappeto ma buttandola fuori di casa. E non è vero che parlare di corruzione fa male al paese, è una bugia. Negli ultimi tre anni nella percezione della corruzione l'Italia ha guadagnato dieci posizioni nelle classifiche internazionali". Nel corso della mattinata Cantone ha incontrato il ministro alle Infrastrutture Toninelli.
E proprio il nuovo titolare delle Infrastrutture ha mandato un messaggio a Cantone: ""Cercheremo la massima collaborazione con Anac, nella convinzione che bisogna voltare pagina rispetto ai troppi scandali del passato.
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