Con un volo speciale del Viminale ieri sono stati rimpatriati, insieme ad altri immigrati irregolari, i due tunisini che erano stati fermati la notte di Capodanno in piazza Duomo a Milano e poi portati al Cpr di via Corelli. Uno dei due, che aveva precedenti penali, ha partecipato ai disordini danneggiando alcune statue e offendendo le forze dell'ordine, l'altro era irregolare in Italia. Mentre a carico di 14 giovani presenti in piazza quella notte, per lo più di origine nordafricana, la Procura di Milano guidata da Marcello Viola ha aperto un fascicolo per vilipendio affidato al pm Enrico Pavone. Gli indagati hanno insultato, in alcuni video poi finiti sui social, l'Italia e la polizia.
Intanto l'inchiesta sulle violenze sessuali di gruppo sempre a Capodanno in piazza Duomo è partita con la ricerca a tappeto dei testimoni oculari dei fatti denunciati, prima sul quotidiano SudInfo e nei prossimi giorni alla polizia, da sei turisti belgi, quattro ragazze e due ragazzi, arrivati in città per i festeggiamenti. In particolare una delle studentesse di Liegi ha raccontato che il gruppo di amici è stato circondato da «30-40 uomini nordafricani», che hanno bloccato le mani delle vittime e poi le hanno palpeggiate sopra e sotto i vestiti. In questo caso il fascicolo, al momento a carico di ignoti, è affidato al Dipartimento fasce deboli guidato dall'aggiunto Letizia Mannella e in particolare al pm Alessia Menegazzo. Gli stessi inquirenti, insieme alla Squadra mobile che indaga anche in questo caso, si erano occupati delle violenze sessuali in piazza a Capodanno 2022, arrivando a ottenere condanne fino a quasi sei anni di carcere.
La Mobile cerca in primo luogo per sentirlo a verbale il «signore italiano» di cui la ventenne ha detto: «Lui ci ha aiutato e anche sua moglie è stata molestata». Raccoglierà inoltre, attraverso i canali internazionali che sono già stati attivati, la denuncia della studentessa belga e i racconti degli amici. Di una delle compagne di viaggio, quella che aveva prenotato l'albergo per la vacanza della comitiva, è stato già reperito il nominativo. La violenza sessuale di gruppo è comunque un reato per cui si può procedere d'ufficio. Si cercano infine eventuali altre vittime dei molestatori. Ieri è stata depositata in Procura una prima informativa della polizia. È preliminare, tuttavia ne emergerebbe che esistono video utili alle indagini. L'analisi delle immagini delle telecamere della zona è in corso. Ce ne sarebbero alcune piazzate proprio all'ingresso della Galleria Vittorio Emanuele II, dove le ragazze hanno detto di essere state aggredite.
Il racconto della vittima è dettagliato: «L'aggressione è avvenuta dopo la mezzanotte, credo fosse passata da una ventina di minuti, all'ingresso della Galleria, non molto lontano dalla
postazione in cui c'erano alcuni poliziotti in piazza Duomo». Secondo la ragazza, le forze dell'ordine non hanno potuto vedere cosa accedeva, «perché eravamo dietro a una colonna. C'era molta confusione, moltissima gente».
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