"Caro Matteo Salvini, lo so che stai facendo finta di niente anzi spacci la disfatta per vittoria. Ma io sono stato un leale avversario fin dagli albori, quindi posso permettermi questa missiva aperta, nemico mio". Comincia così il post con cui Fabio Sanfilippo, caporedattore di Radio 1, scaglia il proprio attacco contro il leader della Lega, Matteo Salvini. Che, intervenendo a In onda su La7, non manca di rispondere per le rime: "Giornalista pagato dagli italiani, ma come ti permetti?".
Frasi al vetriolo che scadono in insulti all’ex capo del Viminale e alla sua famiglia. "Ti sei impiccato da solo, e questo è evidente. Io ne sono felice. Vabbè, si era capito. Ora perderai almeno il 20, 25 per cento dei consensi che ti accreditano i sondaggi, lo sai? E che fai? Non hai un lavoro, non sai fare niente, non hai un seggio da parlamentare europeo, hai perso il posto da ministro, certo stai in parlamento", attacca il giornalista. "Con la vita che ti eri abituato a fare tempo sei mesi ti spari nemico mio...", commenta caustico.
"Certo vedere certi post e certe dirette mi fa tenerezza, tipo che vorrei mettere i croccantini o la mousse, se preferisci l'umido. Ma temo sia il tuo guru dei social che ti fa fare queste pessime performance, cacciamolo!", continua il post, che non risparmia nemmeno la figlia del leader leghista. Mi dispiace per lei, "ma avrà tempo per riprendersi, basta farla seguire da persone qualificate", scrive Sanfilippo che quando esplode la polemica si fionda subito a cancellare il post.
Contro Sanfilippo la Rai ha subito avviato un procedimento disciplinare. Per l'amministratore delegato Fabrizio Salini il post pubblicato oggi è "gravissimo, inaccettabile e ingiustificabile". A chiedere l’intervento della Commissione Parlamentare di Vigilanza per verificare i contenuti del post è il segretario dello stesso organismo, Massimiliano Capitanio, che ha parlato di "offese molto gravi". "È chiaro che frasi del tipo 'tempo sei mesi ti spari nemico mio' vanno ben oltre la libertà di espressione e di critica", ha commentato il deputato leghista.
"Se poi a scrivere certe nefandezze è un giornalista del servizio pubblico radio-televisivo nei confronti di un ministro e parlamentare della Repubblica e, cosa ancor più riprovevole, della sua famiglia – continua - la questione assume contorni più inquietanti".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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