Ugo Cappellacci, classe 1960, cagliaritano doc, con un passato da presidente della Regione Sardegna, è uno degli esponenti di spicco di Forza Italia nell'Isola.
“La politica ce l'ho nel dna, ci dice. Suo nonno materno, Carlo Meloni, è stato il primo sindaco del dopoguerra a Iglesias e uno dei 18 uomini che, da consigliere regionale, ha scritto lo Statuto della Regione Sardegna. “È stato lui, con le nostre chiacchierate, a trasferirmi la passione per la politica da cui, poi, si è allontanato con disprezzo”, ci racconta Cappellacci che, fino all'età di 44 anni, si occupa soltanto di seguire le orme paterne intraprendendo la carriera di commercialista. Silvio Berlusconi decide di affidare al suo studio tutte le pratiche che riguardavano i suoi affari in Sardegna.
La politica non è mai stata nei suoi pensieri, sebbene già nel 1994 gli fosse stato proposto di candidarsi alle Politiche. Dieci anni dopo Cappellacci cambia idea e decide di accettare, da tecnico, il ruolo di assessore regionale alla programmazione per sei mesi. “Da quel momento fui colpito dal virus della politica”, ci confida il parlamentare che nel 2008 diventa coordinatore di Forza Italia in Sardegna. L'anno successivo viene scelto per sfidare il presidente uscente Renato Soru, fondatore di Tiscali che, all'epoca, veniva dato per vincente. E, invece, Cappellacci sorprende tutti vincendo col 51% dei consensi e distanziando di ben 12 punti il suo avversario.
"La competizione ebbe una ribalta nazionale perché, grazie alla mia vittoria, ci furono le dimissioni di Walter Veltroni”, ricorda Cappellacci che manca la rielezione per soli 13mila voti. A sottrargli i voti decisivi per la vittoria fu la candidatura dell'ex forzista Mauro Pili, già governatore della Sardegna nei primi anni 2000. “Un personaggio malato di 'presidentite'”, lo definisce Cappellacci che, sulla sua esperienza da presidente di Regione ha scritto un libro che tra qualche mese sarà nelle librerie. “La Sardegna è la terra dei miei genitori, dei miei nonni e dei miei figli. È la terra che mi fa battere il cuore. Ne parlo come se parlassi di mia madre”, ci dice l'ex presidente dell'Isola che ama trascorre il suo tempo libero tra un buon libro e la spiaggia del Poetto di Cagliari. Ma tra le sue passioni ci sono anche le arti marziali e il suo bellissimo cane, un golden retriever.
Dal 2018 Cappellacci è deputato di Forza Italia e presidente dell'intergruppo bilaterale dell'amicizia Italia-Ucraina. “Nel corso di questa esperienza sono diventato amico di molti parlamentari ucraini, di vari ambasciatori e del sindaco di Kiev”, ci dice il parlamentare forzista che si è subito attivato per aiutare gli ucraini ottenendo, grazie alla collaborazione del console ucraino in Sardegna, la disponibilità da parte di 150 famiglie ad accogliere mamma e bambini in fuga dalla guerra. Ma non solo. “In questi giorni sono in contatto costante con l'ex ambasciatore ucraino a Roma che, come tutti, sta combattendo in strada.
Lui, tramite il ministero per le Politiche sociali, ha trovato un centinaio di bambini sfollati da un orfanotrofio del Donbass”, ci dice Cappellacci, che giovedì probabilmente partirà per l'Ucraina, insieme al console ucraino in Sardegna, per prendere questi bambini e portarli in salvo. “Anch'io, se sarà possibile, ne accoglierò un paio anche a casa mia”, rivela l'ex presidente della Sardegna.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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