Carlo, bufera sul medico. William fa già il "re". E Harry fugge negli Usa

Polemiche per la scelta di un omeopata già criticato in passato. Il principe al primo impegno ufficiale

Carlo, bufera sul medico. William fa già il "re". E Harry fugge negli Usa
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E adesso è il momento di William. Dopo l'annuncio della malattia del padre, ieri il primogenito di Carlo D'Inghilterra ha fatto il suo esordio a Windsor in veste di re facente funzioni, partecipando ad una cerimonia di investitura al posto del padre. Il figlio di Carlo e Diana è apparso sereno e a proprio agio in un ruolo che sarà il suo in futuro, ha stretto mani ed elargito sorrisi agli ospiti intervenuti, ringraziando per le parole di affetto riservate al padre.

Ieri sera, secondo impegno di rappresentanza al galà annuale di raccolta fondi per la London Air Ambulance, senza la moglie Catherine, ancora convalescente a casa dopo l'operazione addominale subita due settimane fa. Kate rimarrà lontana dai riflettori almeno fino a Pasqua, mentre William si dividerà tra famiglia e impegni pubblici assumendosi l'onere di sostituire il re in alcuni impegni pubblici pianificati per le prossime settimane. Il fratello Harry invece, dopo essersi recato a Londra per vedere il padre, ieri è già stato avvistato a Heathrow in procinto di ritornare negli Stati Uniti per ricongiungersi con sua moglie Meghan e i figli.

E mentre, con una mossa alquanto insolita, il Premier Sunak ha confermato pubblicamente che si sentirà regolarmente al telefono con il monarca - il primo colloquio è avvenuto proprio ieri sera - che attualmente si trova nella dimora di Sandringham, emergono alcune indiscrezioni sulle cure del sovrano. Si tratta soltanto di ipotesi però, dato che - non senza disappunto dei media e dell'opinione pubblica- il Palazzo non intende diramare dei regolari bollettini informativi sullo stato di salute del re. Ieri, un ex membro dello staff di Carlo ha infatti rivelato di ritenere che il sovrano affiancherà alle cure mediche ufficiali prescritte dai medici anche alcune terapie alternative omeopatiche, un tipo di medicina in cui Carlo ripone da sempre molta fiducia, tanto da avere un medico che lo segue personalmente. «Il re avrà sicuramente un atteggiamento molto filosofico e curioso nei confronti della sua diagnosi - ha spiegato durante la trasmissione televisiva Good Morning Britain Kristina Kyriacou, che in passato ha fatto parte dello staff della comunicazione di Clarence House - e siccome ama la medicina alternativa non mancherà di servirsene anche durante i trattamenti regolari che riceverà come paziente ospedaliero esterno».

La fiducia del re nel potere delle cure «non tradizionali» in passato non aveva mancato di suscitare diverse polemiche. Nel 2005 aveva scritto all'allora Primo Ministro Blair per invitarlo a chiedere un posticipo delle restrizioni europee alla vendita delle medicine omeopatiche, cosa che Blair aveva accettato di fare.

Nel 2015 poi era stato reso noto che sempre Carlo aveva fatto pressioni sui ministri perché portassero avanti altre battaglie in materia, come la possibilità di inserire, a livello sperimentale, l'utilizzo dell'omeopatia nell'ambito del servizio sanitario nazionale.

E la scelta stessa di nominare Sir Michael Dixon a capo dello staff medico reale era stata guardata con una certa perplessità dato che il medico di famiglia settantunenne è uno dei paladini della medicina alternativa più noti del Regno Unito.

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