Carriere, eredità e faide dinastiche. "Vedi se comprano o vendono azioni"

Dalle carte degli inquirenti milanesi le attività di spionaggio di Equalize su società e dispute patrimoniali

Matteo Arpe, Leonardo Maria Del Vecchio, Enrico Pazzali
Matteo Arpe, Leonardo Maria Del Vecchio, Enrico Pazzali
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Ci sono nomi importanti, nomi di secondo piano e persino nomi di morti tra le decine di «bersagli» degli accertamenti abusivi compiuti dalla squadra di Equalize, guidata dall'ex commissario di polizia Carmine Gallo. In alcuni casi il mandante e il movente sembrano chiari, in altri dovranno ancora essere accertati. Cosa spinge Giuliano Schiano, maresciallo della Dia, a frugare il 28 dicembre 2022 alla caccia di precedenti dei protagonisti del vecchio processo milanese per la Serravalle, compresi i banchieri Roberto Mazzotta e Massimo Ponzellini, e l'ormai defunto Filippo Penati?

Il 3 ottobre 2022 vengono schedati Virginia Furstenberg, nipote di Gianni Agnelli, e sua figlia Gineva Csillaghi Furstenberg, e anche qui il mandante non emerge. Stessa sorte per l'ex amministratore delegato dell'Eni, Paolo Scaroni, dossierato il 25 agosto 2022, e per l'ex dirigente dell'Inter Pierfrancesco Barletta (8 luglio 2022). Fin troppo chiaro, invece, come nasce l'incursione a tappeto nei dati degli eredi di Leonardo Del Vecchio, il fondatore di Luxottica, morto nel giugno 2022.

A scatenare i segugi è uno dei figli dell'imprenditore, Leonardo Maria. Che nel pieno della disputa sull'eredità chiede di piazzare un trojan della propria fidanzata e promessa sposa Jessica Serfatye di schedare suo fratello Luca Del Vecchio. Il captatore non funziona, ma i segugi consegnano a Del Vecchio junior una chat - pare falsa - tra la fidanzata e il celebre illusionista David Blaine; e persino un falso rapporto della polizia di New York secondo cui un altro membro della famiglia sarebbe stato fermato nottetempo in compagnia di un pregiudicato transessuale. Dissidi ereditari anche dietro l'incarico che Fabio e Matteo Arpe assegnano attraverso un avvocato a Equalize, e che ha come obiettivo Fulvia Bergamaschi, la nuova compagna del loro papà morto da poco, e che viene realizzato «accedendo agli archivi della Banca Bpm filiale di Alessandria

A sapere bene come agisce Equalize sono i vertici di Erg Italia, con quattro top manager che «in data 1.6.2023 concordavano e pianificavano le illecite attività di intercettazione (chiamate nell'occasione monitoraggio in continuo")» da eseguire col trojan Teramind ai danni di alcuni dipendenti sospettati di utilizzare informazioni aziendali per giocare in Borsa. «Installavano sui computer in uso a quattordici dipendenti della predetta società un software»: missione compiuta, i dipendenti «colpevoli» vengono individuati e puniti. Ad utilizzare i trojan della Equalize per individuare i dipendenti infedeli anche il gruppo di logistica Number One guidato da Gianpaolo Calanchi, ora anche lui indagato.

I servigi di Equalize vengono utilizzati anche per dare la caccia alle «talpe», le fonti interne alle aziende di articoli giornalistici sgraditi: il gruppo Barilla, attraverso il security manager Maurizio D'Anna, dà la caccia ai colpevoli di una fuga di notizie approdata su Milano Finanza. A Enrico Pazzali, azionista di controllo di Equalize, viene contestato di avere usato gli hacker aziendali per individuare le fonti di articoli scomodi, intercettando abusivamente i telefoni dei giornalisti Giovanni Pons di Repubblica e Giovanni Dragoni del Sole; forse sospettando che sia una delle loro fonti, Pazzali fa analizzare anche il telefono di Giovanni Gorno Tempini, ex presidente della Fondazione Fiera di Milano.

A voler spiare alcuni dipendenti sospetti è anche la filiale italiana di Heineken, colosso olandese della birra, che attraverso la procuratrice Teresa Ferro commissiona a Equalize l'installazione di un software di monitoraggio sui telefoni di due dipendenti. L'operazione finisce con un grave insuccesso, perchè il software-spia viene rilevato dai sistemi di vigilanza informatici del gruppo. Ma l'operazione continua, e nei giorni successivi altri cinque telefoni vengono messi sotto controllo.

E così via, in una frenesia investigativa dove sembrano saltare anche le regole di prudenza, con i due poliziotti al servizio di Equalize che effettuano centinaia di accessi senza che nessun sistema li rilevi. E dove gli hacker milanesi si vantano senza prudenza della facilità con cui «bucano» reti delicate: «Perché lo Sdi (la banca dati dei precedenti penali, ndr) viene progettato dai ragazzi di Bologna e dairagazzi di Coichester che sono i miei... e poi è detenuto nei server fisici diTorino che poisono in RAT basta... quindi il Ministero dell'Interno ha questa struttura noi abbiamo culo, e chi ha fatto la struttura e c'ha la manutenzione per altri quattro anni e siamo apposto».

E ancora: «L'ultimo accesso che mi hanno dato è invece questo qua, una certa Consob, ci hanno dato l'accesso da lì possiamo andare a vedere se una società sta vendendo o comprando azioni in quel momento». Una certa Consob...

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