Giudici e pm non più colleghi, due Csm, un'Alta corte disciplinare separata. «Svolta epocale» è il commento più diffuso nella maggioranza, dopo l'approvazione alla Camera della riforma costituzionale che introduce la separazione delle carriere in magistratura. Con 174 voti a favore, 92 voti contrari e 5 astenuti si chiude, con un grande applauso dal centrodestra e non solo, il primo dei 4 passaggi necessari. Il testo passa al Senato e dopo almeno 3 mesi le Camere daranno il secondo e ultimo voto.
«Spero nell'ok definitivo entro l'estate- dice il ministro della Giustizia, Carlo Nordio-, sarò orgoglioso quando sarà approvata, era un mio sogno da 30 anni, oltre che di Silvio Berlusconi e Giuliano Vassalli. Sono soddisfatto anche per la maggioranza schiacciante alla Camera. Il percorso è ancora complesso, l'esito finale secondo me spetterà al popolo con il referendum in autunno». Poi respinge l'accusa di un «vulnus alla democrazia», ricordando che «nei Paesi dove la democrazia è nata le carriere sono separate, Gran Bretagna, Stati Uniti d'America, i Paesi di common law».
Esulta Forza Italia, che vede sempre più vicino il traguardo per una delle sue battaglie storiche e il leader Antonio Tajani dedica questo successo a Berlusconi, che la iniziò. «Teniamo fede - dice il segretario azzurro- ad un impegno preso con gli elettori, ma aumentiamo le garanzie per i cittadini e rendiamo più efficiente il sistema giudiziario. È una riforma non contro qualcuno, ma per una giustizia più giusta che garantisca a tutti un magistrato davvero terzo». Ma esulta anche FdI: «Un'altra promessa elettorale mantenuta dal centrodestra, il primo passo verso una giustizia più liberale», dichiara Andrea Delmastro delle Vedove, sottosegretario alla Giustizia. E la Lega: «Via libera ad una storica battaglia della Lega! Un passaggio fondamentale per arrivare ad una vera riforma della giustizia. Avanti su questa strada», scrive su Instagram Matteo Salvini.
La riforma raccoglie consensi anche nelle opposizioni: Azione (era nel programma, ricorda Carlo Calenda) e +Europa votano a favore, mentre si astiene Italia Viva, che condivide il principio ma non vorrebbe il sorteggio per i candidati al Csm e insiste per le modifiche. Pd, M5S, Avs sul futuro assoggettamento del pm all'esecutivo non si fanno convincere dal Guardasigilli: «Sono del tutto fuori luogo le insinuazioni che sia una riforma punitiva della magistratura, ricordo di aver esercitato per 40 anni da pm e sarebbe paradossale che la facessi proprio io che sento ancora di appartenere alla categoria. Pm sottoposto all'esecutivo? Not in my name». Né da quelle del viceministro azzurro Francesco Paolo Sisto: «Notizie false e tendenziose». Insiste il Verde Angelo Bonelli: «Il governo lavora per una svolta autoritaria».
Anm e correnti delle toghe (Magistratura democratica in testa, che vuole iniziative «decise e ferme») preparano clamorose proteste all'inaugurazione dell'anno giudiziario. Contro l'«aggressione» alla Carta si propone che i magistrati, con toga e copia della Costituzione in mano, abbandonino l'aula. «Auspico che vi sia con l'Anm un dibattito aperto, leale, corretto e razionale», raccomanda Nordio. Si prepara per il mondo giudiziario un radicale cambiamento. Nell'aula di Montecitorio passa, dopo una riformulazione chiesta da Sisto un ordine del giorno a prima firma del deputato di Fi Enrico Costa che impegna l'esecutivo, «in sede di attuazione della riforma, a valutare l'opportunità di concorsi separati per l'accesso alla magistratura giudicante e a quella requirente«. Il ddl infatti introduce nella Carta il principio delle «distinte carriere», ma le norme sull'ordinamento giudiziario dovranno attuarlo.
Viene accolto dopo una riformulazione anche l'odg dell'azzurro Paolo Emilio Russo, per il rispetto della parità di genere nella composizione dei futuri Csm. Eppure, il respingimento di un analogo odg di Iv fa dire a Maria Elena Boschi che il governo non vuole garantire la rappresentanza femminile.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.