"Rinascimento5stelle", con tanto di hashtag. A dieci anni dalla fondazione del MoVimento 5 stelle, ecco lo strappo dell'ala scettica del partito: la Carta di Firenze 2019. Dalla mezzanotte di ieri, infatti, è stato pubblicato online – sul sito sul sito www.cartadifirenze.it – il documento dei "ribelli" del M5s. Che, in sostanza, chiedono un ritorno alle origini, meno poteri al capo politico e che la proprietà di Rousseau passi dalla Casaleggio Associati al MoVimento stesso.
Sul sito creato per l'occasione, a presentazione della Carta, si legge: "Siamo attivisti e portavoce che credono nei valori fondativi del MoVimento 5 Stelle e li proteggono con passione. Siamo in tanti a volere un M5s unito e coerente, senza scissioni o correnti: 'cittadini attivi' che guardano al futuro del MoVimento 5 Stelle, che hanno contribuito a creare e far crescere".
Insomma, l'ala scettica pentastellata (contraria al governo giallorosso, frutto dell'alleanza con il Partito Democratico) invoca maggior democrazia, una riduzione dei poteri del capo politico e la gestione della piattaforma.
"In nome di una fraintesa responsabilità di governo - scrivono gli autori - il Movimento ha rinunciato ai propri principi identitari. Riceviamo sia per strada che sul web accuse sempre più sferzanti sulle 'promesse non mantenute' e sui 'compromessi al ribasso'. La nostra coscienza di attivisti si ribella e ci impone di riportare il M5S al pieno rispetto dei suoi valori con perseveranza e soprattutto coerenza", uno dei passaggi salienti del testo.
Quindi cinque proposte, divise in altrettanti paragrafi: 1) Trasparenza e democrazia interna,
2) Coerenza e rispetto dei principi non trattabili, 3) Riorganizzazione dal basso, 4) Processi partecipativi e 5) Candidature, nomine e valutazione dei portavoce.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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