In casa 6 chili di marijuana il rapper finisce in manette

La droga avrebbe potuto fruttare 100mila euro "Non lavoro, qualcosa devo fare per campare"

In casa 6 chili di marijuana il rapper finisce in manette

Roma. Da «La Grande Mareggiata» a una montagna di droga. Sequestrati sei chili di «roba» tra hashish e marijuana pronti per essere distribuiti nei quartieri a sud della capitale. In manette, ma per poco, il frontman degli «Assalti Frontali», un gruppo rap alternativo nato sotto l'ombra del collettivo «Onda Rossa Posse», dj Pol G, all'anagrafe Paolo Bevilacqua, 55 anni, romano. «Per colpa del Covid non faccio concerti, non lavoro e qualcosa devo fare per campare», si sarebbe giustificato così quando i finanzieri del terzo nucleo operativo metropolitano delle Fiamme Gialle di Roma sono entrati in casa sua, al quartiere Pigneto. Inutile negare: la droga era stipata in borsoni della spesa, chiusa in sacchetti sottovuoto per nascondere l'odore, pressata da fogli millebolle e nascosta in scatole di scarpe all'interno degli armadi.

A insospettire i finanzieri del I gruppo della capitale alcune segnalazioni particolari. Uno strano movimento notato fuori e dentro l'abitazione di Bevilacqua, tanto che gli inquirenti si appostano per giorni in strada. Un quartiere, del resto, da tempo sotto osservazione da parte dei nuclei investigativi antidroga. Dall'abitazione del cantante gli amici entrano a mani vuote ed escono con buste di cellophane o sacchetti vari. Dall'informativa inviata in Procura al mandato di perquisizione è un attimo. Il 15 ottobre l'irruzione nel suo appartamento. Alla vista delle divise Bevilacqua resta senza parole, sembra quasi stordito. Non ci vuole molto per scoprire centinaia di dosi pronte all'uso di «fumo» ed «erba» della migliore qualità. Oltre sei chilogrammi per un valore su piazza di almeno 100mila euro. Da chi veniva rifornito il rapper e per conto di chi teneva la «retta»? Infine, a chi andavano i proventi della sua attività di «guardiano» della droga? In un cassetto, inoltre, due bilancini di precisione e altro materiale utile al confezionamento delle dosi. Il cantante viene processato per direttissima il giorno dopo l'arresto e condannato a due anni di reclusione oltre al pagamento di un'ammenda di 20mila euro. Pena sospesa, visto che il 55enne non ha precedenti penali, ma con l'obbligo della firma quotidiana.

Secondo gli investigatori l'uso di insospettabili italiani, incensurati, come venditori e distributori di droga ai pusher di strada è sempre più frequente. Bevilacqua, una lunga carriera che inizia nei primi anni '90, sarebbe uno di questi. Assieme agli altri componenti del gruppo, ovvero Militant A, Castro X e Brutopop, nel 1993 scrive «Sud», pezzo reso celebre dal regista Gabriele Salvatores e inserito nella colonna sonora, appunto, del suo film «Sud». Bevilacqua è uno dei dj di Radio Onda Rossa, l'emittente del «movimento» di via dei Volsci, spesso identificata con l'attività di Autonomia Operaia. Dalle ceneri di «Onda Rossa Posse» nascono gli «Assalti Frontali», gruppo autoprodotto (spesso sotto l'ala del Cso Forte Prenestino) almeno fino a quando Pol G e compagni non firmano per la Bmg, e gli Ak47. Pol G è sul palco del Villaggio Globale di Roma durante il ballottaggio fra Gianfranco Fini e Francesco Rutelli. Nel 1991 il gruppo incide «Baghdad 1.9.9.1.

», un singolo contro la Guerra del Golfo che inserisce a pieno titolo gli «Assalti Frontali» nel panorama dell'hip hop underground italiano. Il primo album, «Terra di Nessuno», è anche il primo Lp di rap, venduto a un prezzo politico sull'esempio delle band punk rock britanniche.

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