Casa di Montecarlo, Fini e la Tulliani si faranno interrogare dai pm

Elisabetta Tulliani e l'ex presidente della Camera, Gianfranco Fini hanno chiesto di essere sentiti dai pm di Roma in merito all'inchiesta della casa di Montecarlo

Casa di Montecarlo, Fini e la Tulliani si faranno interrogare dai pm

Elisabetta Tulliani ha deciso: si farà interrogare dalla Procura di Roma. La stessa decisione è stata presa anche dal suo compagno, l'ex presidente della Camera, Gianfranco Fini che, pur essendosi già stato sentito, ha scelto di parlare nuovamente davanti ai pm.

Fini, probabilmente, ipotizza Il Tempo, vuole chiarire le contraddizioni emerse tra quanto dichiarato nel verbale del 10 aprile e la ricostruzione degli eventi fatta dall'ex deputato Amedeo Laboccetta. I coniugi Fini, dopo l'arresto di Giancarlo Tulliani, avvenuto a Dubai il 2 novembre scorso e dopo l'avviso di conclusione delle indagini preliminari con l' accusa di riciclaggio che risale a un mese fa, hanno deciso di chiedere di essere interrogati. Secondo il codice penale, infatti, gli indagati possono essere sentiti dai magistrati in quel lasso temporale che intercorre tra la chiusura delle indagini e la richiesta di rinvio a giudizio, nella speranza che i pm cambino idea e chiedano l' archiviazione delle loro posizioni.

Fini ha sempre difeso la Tulliani dicendo che era stata coinvolta a sua insaputa nell'operazione dell'acquisto della casa di Montecarlo portata avanti dal fratello anche se esiste una mail del 10 aprile 2013 che dimostrerebbe il contrario. In questa mail Giancarlo Tulliani avrebbe informato la sorella allegando una copia dell'atto della compravendita dell'immobile.

Questo documento va aggiungersi ad un altro, del 10 gennaio 2014, in cui la signora Fini "concedeva una procura legale relativa agli interessi suoi e della Timara Ltd" all' avvocato Carlo Guglielmo Izzo, che faceva da intermediario con lo staff di Corallo per ottenere informazioni sulla società offshore."Appare verosimile in tale contesto - si legge nelle informative della Finanza - che la compravendita dell' immobile di boulevard Princesse Charlotte 14, effettuata il 15 ottobre 2008 tra la società Printemps Ltd di Giancarlo Tulliani e la società Timara Ltd, riconducibile ai fratelli Tulliani, per il prezzo di 330 mila euro, sia stata effettuata per consentire anche ad Elisabetta di divenire proprietaria dell' appartamento". Una prova di tutto questo sarebbe il fatto che fratelli si sono divisi a metà il milione e 360 mila euro ricavato nel 2015 dalla vendita della casa.

La signora Fini, quando la Finanza il 20 marzo scorso ha bussato alla sua porta per chiederle notizie sul fratello, aveva detto di "non sapere dove fosse, di non avere più rapporti con lui e nemmeno il numero di telefono dove contattarlo" ma esistono delle telefonate "che dimostrano come Elisabetta Tulliani fosse in contatto con il fratello e come, anche dopo l' esecuzione dell' ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa il 17 marzo 2017 dal gip Simonetta D' Alessandro, proprio nei confronti di Giancarlo Tulliani, la stessa Elisabetta abbia continuato a intrattenere rapporti col fratello, avendo tra l' altro cura di comunicare con altra utenza o chiamata Voip".

"Ciò si evince - concludono gli inquirenti - anche dalla conversazione intercettata sull' utenza in uso alla Tulliani, nella quale quest' ultima discuteva con l' avvocato Lupidi su come fare per mandare dei soldi a Giancarlo 'giù' ".

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