Casaleggio ordina, Di Battista esegue. Il guru blinda le regole del movimento e vieta a chiunque non abbia finito il suo mandato di candidarsi ad altre cariche. Così di fatto Di Battista è stato escluso dalla corsa alla poltrona di sindaco di Roma. La poltrona di Marino traballa da tempo e dopo gli scandali di Mafia Capitale rischia dio dover subire un commissariamento che potrebbe portare alle urne anticipate. Il grillino voleva candidarsi, ma il guru l'ha fatto fuori. Così Di Battista ha accettato il diktat: "No, non mi candido. Non posso, devo prima finire il mandato. Queste sono le regole del M55 e valgono per tutti noi. Nessuno escluso. Abbiamo questa regola. È una questione di serietà, altrimenti non possiamo prendercela con la Moretti che saltella da un posto all’altro".
"Se girate Roma la piazza è con noi, ma loro (gli esponenti del Pd, ndr) stanno attaccati alle poltrone come le cozze. Più la città è con noi, più Renzi si spaventa e tiene lì Marino per non andare al voto. Anche perchè il centrodestra candida Giorgia Meloni, che è un nome forte". Lo scioglimento del Comune? "Perchè, lo scioglieranno? Non penso proprio andrà così.
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