Nel 2016, appena insediatasi, la giunta di Cascina ereditò ben 3 campi rom sparsi sul territorio di competenza. Due sorti abusivamente in altrettanti parcheggi pubblici, uno, il più vecchio, autorizzato dalle precedenti amministrazioni di centro sinistra quasi vent'anni prima.
A due anni di distanza, dopo il soprallugo effettuato ieri con relativo censimento, l'onorevole. Edoardo Ziello, già assessore al Welfare nel comune di Cascina e noto per aver ribaltato le graduatorie delle case popolari, racconta ai microfoni della redazione de IlGiornale.it, quello che l'amministrazione guidata dal Sindaco Susanna Ceccardi sia riuscita a fare per rispondere ad una delle criticità del territorio dell'area pisana.
Onorevole Ziello, dei tre campi rom finora presenti, ne resta solo uno e, stando alle sue dichiarazioni, verrà sgomberato entro la fine dell'anno. Possiamo dire che Cascina sia un comune denomadizzato?
Ovviamente. Abbiamo dato prova di saper rispondere ad una richiesta dei cittadini cascinesi, cosa che avevamo fra l'altro dichiarato nel nostro programma per le elezioni 2016. In sostanza siamo passati dalle parole ai fatti.
Quali interventi normativi avete utilizzato per effettuare gli sgomberi?
Delle semplici ordinanze per motivi sanitari; nei due insediamento ad oggi smantellati le condizioni igieniche erano più che precarie.
Dove si trovavano i due campi e quante persone li abitavano?
Uno era nella zona di San Prospero, in un parcheggio pubblico, l'altro nella zona industriale di Navacchio, sempre su di un area di sosta, nei pressi di una grande azienda cascinese. In quel caso, fra l'altro, data l'importante presenza di traffico veicolare, si era venuto a creare un serio problema per l'incolumità degli occupanti. Abbiamo sgomberato circa una ventina di persone.
Veniamo al terzo ed ultimo insediamento. Ieri è stato presente al sopralluogo?
Sì, assieme alle forze dell'ordine ho provveduto ad effettuare una sorta di censimento dei nuclei familiari presenti, per preparare il prossimo piano di sgombero
Che situazione le si è parata davanti?
Nel campo vivono una trentina di persone, per lo più minori. Alcuni hanno cittadinanza italiana, altri no. Le condizioni igenico sanitarie sono indecenti, l'area è una vera e propria favelas. Le vecchie amministrazioni avevano persino costruito dei bagni con i soldi dei cittadini cascinesi, oggi quelle strutture sono dei ruderi sporchi e inutilizzabili, presto li raderemo al suolo.
Come intendete muovervi nei confronti degli occupanti?
Alcuni di loro hanno i requisiti per rivecere un supporto da parte dell'amministrazione. Gli altri saranno semplicemente invitati a fare le valige.
Quale supporto metterete a loro disposizione? Pensate a delle case popolari?
No. Le case popolari vanno agli italiani. Proporremo un sostegno all'affitto per un periodo limitato di tempo, ma questa misura sarà messa a disposizione solo per chi ne ha realmente diritto.
I cittadini cascinesi come hanno risposto agli sgomberi?
La cittadinanza è entusiasta, del resto ci hanno votato anche per questo motivo che, ricordo, era all'ordine del giorno del nostro programma elettorale. Personalmente ho ricevuto molti attestati di stima.
Veniamo a Pisa, comune del quale è anche segretario, applicherete le stesse regole?
Certo, a maggior ragione. Pisa è un comune con molti insediamenti rom. Nel programma del sindaco Conti abbiamo scritto nero su bianco quello che avremo fatto e passeremo anche in quel caso dalle parole ai fatti.
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