"Qualcuno in Regione ha favorito l'azienda del padre di Renzi"

Sul caso Chil Post Giovanni Donzelli, capogruppo di Fratelli d'Italia in Toscana, è pronto ad andare fin in procura

"Qualcuno in Regione ha favorito l'azienda del padre di Renzi"

Il caso Chil Post continua a tenere banco in Toscana. L'opposizione sembra intenzionata ad andare fino in fondo, fin in procura. Ad annunciarlo è Giovanni Donzelli, capogruppo di Fratelli d'Italia in Regione che da più di un anno si sta occupando della vicenda.

“Mi recherò alla Procura della Repubblica di Firenze perché a Fidi Toscana si è consapevolmente forzata la procedura prevista da regolamento per pagare la garanzia concessa all’azienda Chil della famiglia Renzi, afferma Donzelli che quasi un anno si sta occupando del caso. "Stando alla ricostruzione ufficiale della Regione - sottolinea Donzelli - Fidi Toscana si era accorta che l’impresa Chil della famiglia Renzi era diventata da maschile a femminile e si era trasferita dalla Toscana alla Liguria e per questo aveva sospeso la procedura di erogazione del mutuo. A quel punto la Bcc di Pontassieve - che ha concesso il mutuo grazie al parere di Marco Lotti, padre di Luca Lotti Sottosegretario del governo Renzi - ha fornito i documenti che lo dimostravano e sulla base della quale oggi la stessa Fidi, con il parere della Regione, ha chiesto alla banca la revoca della garanzia attraverso il curatore fallimentare”.

“E’una vicenda su cui ci sono troppe ombre - prosegue Donzelli - bastava leggere la carta di concessione del mutuo alla Chil per notare che era stata firmata da Tiziano Renzi come rappresentante di un’azienda che aveva il diritto ad una agevolazione per imprese femminili.

Ci sono troppi fattori sulla base dei quali non crediamo che si tratti di un caso, partendo dal fatto che uno dei fondatori di Fidi Toscana è Alberto Bruschini, zio di Francesco Bonifazi renzianissimo tesoriere del Partito democratico. Ora - conclude Donzelli - saranno i magistrati a decidere cosa fare sulla base dei documenti che consegnerò loro”.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica