Cavriago, dall'orgoglio per il busto di Lenin al trionfo del Movimento 5 Stelle

Il piccolo Comune del Reggiano, che vanta un busto di Lenin donato dall'Unione sovietica, ha svoltato: la sinistra ormai è in crisi nera e ad affermarsi è il M5S

Busto di Lenin a Cavriago, Wikipedia
Busto di Lenin a Cavriago, Wikipedia

Cavriago è un comune di poco meno di 10mila abitanti in provincia di Reggio Emilia. Nel centro storico c'è un busto a cui i cavriaghesi tengono molto: è quello di Lenin. Lo realizzarono nel 1922 alcuni operai della città ucraina di Lugansk, per metterlo davanti a fabbrica di treni. Trafugato durante l'occupazione tedesca della seconda guerra mondiale, arrivò in Italia e finì nelle mani dei partigiani. Riconsegnato all'ambasciata sovietica a Roma dopo la guerra, il busto nel 1970 è stato donato al comune di Cavriago, in occasione delle celebrazioni per il centenario della nascita di Lenin. Ma perché questo dono? Nel 1921 il Consiglio Comunale approva un ordine del giorno con cui si stabiliva di "accogliere l'invocazione di dolore e di fame dei fratelli della Russia", decidendo di stanziare a loro favore la somma di 500 lire. Così, dopo alcuni decenni, Mosca volle ringraziare quel piccolo borgo italiano, inviando in dono il busto del padre dell'Unione sovietica.

Oggi quella storia e quei simboli sono stati letteralmente spazzati via dall'onda gialla. Neanche la rossa Cavriago, culla del socialismo italiano prima, e delle simpatie per Lenin dopo, il Pd è stato superato dal M5S, anche se solo di un punto percentuale alla Camera (32% contro 31%). Pareggio al Senato (30,7% a testa). Numeri quasi impensabili per un posto come questo. Come scrive il Resto del Carlino la grillina Rossella Ognibene (sconfitta all’uninominale della Camera per una manciata di voti dalla deputata uscente Antonella Incerti, Pd), ha parlato di "risultato clamorosamente storico" e "cambiamento dirompente". I motivi che spiegano tale risultato? "Abbiamo incontrato gli elettori quotidianamente in piazza ed erano preoccupati. A partire dalla criminalità organizzata e dalla corruzione, senza dimenticare la crisi economica, i cittadini vogliono risposte concrete. I riferimenti ideologici sono scomparsi. Anche il sociologo Zygmunt Bauman ha parlato di ‘società liquida’, priva di schemi politici consolidati; rincorrere i vecchi ideali di destra e sinistra, attualmente, sarebbe solo un esercizio di romanticismo appartenente al passato".

Una cavriaghese doc, Orietta Berti, non molto tempo fa disse che avrebbe votato per il Movimento 5 Stelle. Spiegò la sua scelta dicendo di preferire le persone rispetto ai simboli politici. Ora, di sicuro i cavriaghesi non hanno dato peso a questo endorsement.

Però resta il fatto che la Piccola Pietroburgo (come un tempo veniva chiamata questa cittadina reggiana) ormai è solo un ricordo sbiadito. E l'onda gialla ricorda un po' l'impresa di Giorgio Guazzaloca, che nel 1999 sconfise la sinistra e divenne il primo sindaco di centrodestra nella storica roccaforte comunista di Bologna.

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