"Centri per la vita nei consultori". Ira di Pd e grillini

L'aborto e la difesa della vita tornano a essere materia di scontro politico

"Centri per la vita nei consultori". Ira di Pd e grillini
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L'aborto e la difesa della vita tornano a essere materia di scontro politico. A far scoppiare la polemica è un emendamento al decreto sul Pnrr che oggi arriva in Aula e per il quale il governo ha posto la fiducia.

L'emendamento permette alle Regioni di avvalersi, nell'organizzare i servizi dei consultori, anche di associazioni del terzo settore che abbiano una qualificata esperienza nel sostegno alla maternità senza nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica». Il testo, a prima firma di Lorenzo Malagola di Fratelli di Italia, è passato in commissione Bilancio ed è stato stigmatizzato dalle opposizioni che vedono in questa mossa un «vergognoso attentato al diritto all'aborto» come regolato dalla legge 194 del 1978. Cinquestelle e Dem censurano il testo perché consentirebbe il coinvolgimento nei consultori di «associazioni pro-vita», ennesima offesa - dicono - «ai diritti della donna e alla sua autodeterminazione». Anche la segretaria dem Elly Schlein boccia come «grave» quello che definisce il «blitz della maggioranza». «È un attacco pesante alla libertà delle donne», aggiunge.

«Non è il volontariato, ciò di cui necessitano i consultori - commenta il grillino Andrea Quartini - ma finanziamenti e personale qualificato e strutturato, in modo da garantire alle donne il loro diritto all'interruzione di gravidanza senza attese interminabili». «Con l'apertura alle associazioni pro life nei consultori per mettere un ulteriore ostacolo all'esercizio del diritto di aborto - aggiunge Riccardo Magi di +Europa - il governo fa un uso politico dei fondi del Pnrr».

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