"Forza Italia è portatrice del modello di centrodestra che vince in tutta Europa". Intervistato dal Gazzettino, Silvio Berlusconi elenca i valori cristiani e le idee liberali su cui si deve basare il centrodestra per imporsi in Italia e nell'Unione europea. Solo così "la maggioranza degli italiani, tutti coloro che cercano dei programmi concreti e realizzabili, che pretendono dai governanti esperienza e credibilità" potranno riconoscervici. "Stiamo costruendo un centrodestra moderato nei toni e rivoluzionario nei contenuti - puntualizza il Cavaliere - i contenuti e le sensibilità che la Lega rappresenta hanno piena cittadinanza, ma non bastano".
Berlusconi guarda già alle elezioni politiche che si terranno in febbraio. E fa i conti sui candidati azzurri da presentare. "Noi non schiereremo professionisti della politica - assicura - ma donne e uomini che nella vita civile, nella trincea del lavoro, dell'impresa, delle professioni, della cultura, del volontariato abbiano dimostrato quello che sanno fare. Daremo anche i nomi della squadra di governo, i protagonisti del fare a cui affideremo la realizzazione di questo programma". Nell'intervista al Gazzettino Berlusconi dice chiaramente di non essere preoccupato dai sondaggi che danno un'alta percentuale di preferenze ai grillini. "Quando i cittadini del Veneto come di tutta Italia conosceranno davvero le intenzioni dei Cinque Stelle come quella di varare subito una imposta patrimoniale del 10%, oppure il progetto di applicare alle case imposte incredibili allo stesso livello di quelle francesi che stanno facendo scappare dalla Francia un mare di famiglie, oppure l'intenzione di portare l'imposta sulla successione al 45 o al 50% come in Francia - spiega l'ex premier - non ci sarà più nessun moderato che se ne starà a casa. Correremo tutti a votare". E ricorda che, quando era a Palazzo Chigi, aveva abrogato ogni imposta sulla casa, sulle donazioni in vita e sulla successione. "E naturalmente - promette - lo faremo di nuovo quando torneremo al governo".
Riprendendo parte dell'intervista al Gazzettino, Berlusconi ricorda su Facebook che, quando era al governo, aveva bloccato l'immigrazione clandestina "con un metodo semplice e realistico: accordi con la Libia e con i paesi della sponda sud del Mediterraneo per bloccare i migranti alla partenza". "Una volta in mare, ovviamente, vanno soccorsi - spiega - quindi è necessario che non partano. E naturalmente bisogna poter rimpatriare coloro che nonostante tutto fossero riusciti a raggiungerci". Per questo Berlusconi aveva fatto ulteriori accordi con i Paesi di origine. Poi è saltato tutto, per l'insipienza dell'Europa e soprattutto della Francia di Nicolas Sarkozy e degli Stati Uniti che hanno sostenuto le primavere arabe, portando alla caduta del rais Muhammar Gheddafi, al caos in Libia e, di conseguenza, alla ripresa in grande stile delle partenze.
A questo disastro il Cavaliere aggiunge l'insensato accordo firmato dall'allora premier Matteo Renzi nel 2014-2015 che ha autorizzato le navi di qualsiasi Paese a sbarcare tutti in Italia i migranti soccorsi in mare.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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