Siamo alle solite. Il centrodestra compatto risponde in maniera affermativa alle richieste di unità e senso di responsabilità avanzate dal presidente Mattarella mentre, dall'altra parte, la maggioranza giallorossa (e segnatamente il governo che la rappresenta) chiude la porta a ogni forma di dialogo e annuncia una manovra già bella che pronta. Da discutere, o meglio presentare, soltanto alle parti sociali.
L'annuncio fatto dal premier Conte ha fatto infuriare i rappresentanti di Forza Italia. «Il premier ha detto che la legge di bilancio è in dirittura d'arrivo - tuona Anna Maria Bernini, capogruppo azzurro al Senato - E ha aggiunto che lunedì inizierà un confronto serrato con le parti sociali e che il 2021 sarà l'anno della riforma fiscale. Un approccio in perfetta continuità col recente passato, con il Parlamento relegato all'ultimo posto. Ora spetta alla maggioranza battere un colpo e chiarire subito che tipo di percorso parlamentare intende intraprendere sulla legge di bilancio, al di là delle parziali aperture arrivate negli ultimi giorni». La Bernini fa capire che è vitale che i parlamentari tutti si confrontino su un tema, la gestione del bilancio in tempo di emergenza sanitaria ed economica, di vitale importanza per la tenuta del «sistema Italia». Anche il suo collega di partito, l'economista Renato Brunetta si mostra estremamente preoccupato. «Lo scostamento aggiuntivo dovrebbe essere pari a circa 50/60 miliardi. Cifre da capogiro. Certamente, ma è la metà di quanto abbiamo stanziato per la prima ondata - spiega l'azzurro nel corso di un'intervista ad Avvenire -. Occorre quindi un grande senso di responsabilità come quello prospettato in tutti i suoi interventi dal presidente Silvio Berlusconi».
Ed è su questo appello al governo e al senso di responsabilità che le sensibilità differenti espresse dal centrodestra trovano differenti modi di esprimersi. La leader di Fratelli d'Italia, per esempio, sorvola sull'idea di un confronto responsabile tra maggioranza e opposizione. E sullo scostamento di Bilancio annunciato dalla maggioranza, la Meloni mette le mani avanti: «Votare lo scostamento di bilancio? Dipende da cosa si farà perché abbiamo votato lo scostamento per 80 miliardi e una discreta parte è stata dilapidata in cose inutili e persino stupide. A scatola chiusa non votiamo nulla». La leader di Fratelli d'Italia ribadisce poi che le voci che vogliono imminente uno sfaldamento della coalizione e un passaggio di Forza Italia a un ruolo più costruttivo vicino alla maggioranza sono infondate: «Forza Italia - conferma la Meloni - rimarrà saldamente nel campo del centrodestra, nonostante i richiami amorosi che vengono fatti nel tentativo di spaccare l'opposizione».
Dal canto suo, il leader della Lega Matteo Salvini torna a parlare del peso fiscale che, per i cittadini, potrebbe essere in questo momento troppo gravoso e chiede a gran voce una moratoria. «Il governo sospenda almeno fino a fine anno tutte le scadenze fiscali». Ma continua a non voler parlare di Mes. «I soldi arrivano con i buoni del Tesoro, che possiamo emettere domani mattina. Non con il Mes, che è una fregatura.
Gli italiani per ricostruire il loro Paese fanno miracoli, evitiamo di infilarci in gabbie che poi dipendono da Francia, Germania, Lussemburgo. Il Mes è un trattato con delle regole, che dicono che questi soldi devono essere restituiti a determinate condizioni».
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