Il centrodestra incontra Mattarella: "Con questo parlamento è impossibile lavorare"

Al termine dell'incontro tra il centrodestra e il presidente Sergio Mattarella, la coalizione di maggioranza ha espresso preoccupazione per il Paese

Il centrodestra incontra Mattarella: "Con questo parlamento è impossibile lavorare"

A differenza di quanto accaduto nei giorni scorsi, il contenuto dell'incontro tra Giuseppe Conte e Sergio Mattarella non è stato reso pubblico. Oggi, il capo dello Stato incontrerà la delegazione del centrodestra. Come racconta Marco Antonellis di Affaritaliani.it, l'umore del presidente della Repubblica nelle ultime ore non è dei più sereni. Mattarella pare avrebbe preferito una crisi lampo da aprire solo quando Giuseppe Conte avesse avuto in mano almeno una soluzione. La conta di martedì ha aperto una voragine e così Conte ha messo in allarme il Colle, che da sempre non vede di buon occhio una maggioranza accrocchiata. "Parlamentarizzare la crisi non è sbagliato da un punto di vista formale", avrebbero riferito fonti vicine al Quirinale a Marco Antonellis, "ma sarebbe stato meglio provare a ricomporre la maggioranza attraverso un accordo blindato tra le parti e solo dopo procedere a dimissioni e nuovo incarico, ovvero il Conte-ter".

Ora la maggioranza è azzoppata e vuol restare a tutti i costi incollata alla poltrona, nonostante le ovvie ripercussioni. In 10 commissioni su 14 complessive, Giuseppe Conte non ha la maggioranza, il che porta a un ulteriore immobilismo del Paese. È proprio per permettere all'Italia di tornare a correre e di uscire rapidamente dalla crisi che il centrodestra oggi si è rivolto al Colle chiedendo che vengano sciolte le Camere per arrivare il prima possibile alle elezioni. Prima di salire al Colle, Giorgia Meloni, Matteo Salvini e Antonio Tajani si sono riuniti negli uffici romani della Lega per discutere la linea, giusto il tempo di un caffè. I tre sono saliti da Sergio Mattarella dopo le 17.

Il centrodestra ha fatto sapere che non verranno rilasciate dichiarazioni dai leader al termine dell'incontro con il capo dello Stato. La coalizione d'opposizione diramerà esclusivamente una nota congiunta. All'incontro con il presidente della Repubblica non ci saranno l'Udc, Cambiamo con Toti e Noi per l'Italia. I totiani mostrano qualche perplessità sulla linea del voto portata avanti dai big.

"Matteo Salvini, Giorgia Meloni e Antonio Tajani hanno manifestato al presidente della Repubblica - a nome dell'intero centrodestra - la grande preoccupazione per la condizione dell'Italia: mentre emergenza sanitaria ed economica si abbattono su famiglie e imprese, il voto di martedì ha certificato l'inconsistenza della maggioranza. È convinzione del centrodestra che con questo Parlamento sia impossibile lavorare", si legge nella nota congiunta diramata dalla coalizione di opposizione dopo l'incontro con Sergio Mattarella. Inoltre, il centrodestra ha "ribadito al presidente la fiducia nella sua saggezza".

Al termine dell'incontro, Giorgia Meloni ha rilasciato una dichiarazione ai tg: "Oggi il centrodestra compatto ha manifestato al presidente della Repubblica la sua preoccupazione per la gravità della situazione politica. Perché mentre l’emergenza sanitaria ed economica si abbatte sui cittadini, il voto di martedì ha dimostrato che il Governo non ha più una maggioranza compatta. E la nostra convinzione è che il problema non sia semplicemente il Governo ma questo Parlamento, che non può risolvere i problemi della Nazione e che non può dare all’Italia una maggioranza compatta per fare le cose coraggiose delle quali c’è bisogno".

Anche Matteo Salvini è intervenuto al termine dell'incontro con Sergio Mattarella: "Ci fidiamo solo degli italiani, meglio investire due mesi di tempo dando la parola agli italiani e poi lavorare tranquilli per i prossimi 5 anni, non si possono rivedere le scene che hanno visto gli italiani al Senato questa settimana.

Con tre milioni di italiani che rischiano di perdere il lavoro, 500mila negozi e imprese che hanno già chiuso, otto milioni di studenti e un milione di insegnanti in difficoltà, non si può continuare ad assistere alla compravendita dei senatori, a un governo senza idee, senza una visione, senza maggioranza, l'abbiamo detto al presidente della Repubblica".

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