Il centrodestra si mobilita per il Molise

I tre leader in Regione per il rush finale e condizionare la partita del governo

Il centrodestra si mobilita per il Molise

Roma Da Venafro a Campobasso, da Termoli a Isernia, da Boiano a Campomarino fino a Larino e Montenero di Bisaccia. I leader del centrodestra si preparano al rush finale delle elezioni molisane, un appuntamento locale che improvvisamente - con la questione governo in «progress» - diventa un fattore destinato a incidere sugli equilibri, soprattutto se non finisse con il pareggio inizialmente annunciato tra centrodestra e Cinquestelle, ma la coalizione composta da Lega, Forza Italia e Fratelli d'Italia riuscisse a incamerare una doppia vittoria.

In Molise - secondo quanto filtra dalle segreterie dei partiti - il match è in bilico. Silvio Berlusconi ha mobilitato gli azzurri per il finale di campagna elettorale e con ogni probabilità domani e dopodomani dovrebbe nuovamente tornare in terra molisana. Lo stesso ha fatto Matteo Salvini, raccomandatosi con i suoi di impegnarsi ventre a terra e tentare l'impossibile. Anche lui giovedì sarà in Molise. Forza Italia cercherà di resistere al vento leghista e non farsi superare dall'alleato. Forza Italia parte dal 18%, mentre il Carroccio da circa il 9%. Nel week end una cinquantina di parlamentari di Forza Italia sono pronti a trasferirsi sul posto per dare sostegno al candidato di centrodestra Donato Toma, commercialista in quota forzista.

Lo stesso sta facendo la Lega con una task force di 80 parlamentari impegnata a battere tutto il Molise, dalle città ai villaggi più sperduti per assicurare la vittoria alle Regionali di domenica. «Ho mandato una mail a tutti i nostri parlamentari dicendo loro che è arrivato il momento di alzare le chiappe e andare in giro qui», rivela Salvini. L'operazione è coordinata dal senatore Paolo Arrigoni. Giorgia Meloni, a sua volta, domani sarà in Molise per mobilitare la sua comunità politica e i suoi elettori.

Berlusconi non nasconde di essere rimasto ammirato dalle bellezze della seconda regione più piccola d'Italia. «Niente da invidiare per paesaggi a Svizzera e Austria. Ho chiamato Marina, voglio portarla qui», racconta in una intervista a Primonumero.it. Annuncia un'ulteriore visita elettorale «a Sepino e Larino» e sponsorizza Toma: «Sarò con lui per la festa dopo il voto».

Sullo sfondo il centrodestra è impegnato a risolvere il nodo delle Amministrative. Ieri si è riunito il tavolo ad hoc, sotto la regia di Maurizio Gasparri.

Se per Brescia, Sondrio e Imperia l'accordo è stato trovato, si continua a faticare per trovare la quadra in Veneto e in Sicilia, dove il Carroccio insiste per avere un assessore nella Giunta Musumeci e dove si voterà in cinque capoluoghi.

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