Cgil contro Casapound per la raccolta alimentare. E loro: "Imparino da noi"

Il sindacato della Camusso condanna l’iniziativa in favore degli italiani bisognosi: "È solo una provocazione"

Cgil contro Casapound per la raccolta alimentare. E loro: "Imparino da noi"

In attesa che torni a parlare, o meglio, a fare concrete politiche sociali a favore dei lavoratori, la Cgil ha tempo e modo di prendersela per una raccolta alimentare organizzata da CasaPound Italia. Già, perché il sindacato di Susanna Camusso ha duramente condannato l’iniziativa "che sa di vera e propria provocazione" - come si legge nel piccato comunicato stampa diramato – in programma a Vigevano. E il partito politico che prende il nome dal poeta Ezra Pound, risponde per le rime: "L’unico vero sindacato degli italiani è e rimane CasaPound. Imparate da noi come si aiutano gli italiani".

Ma veniamo ai fatti "provocatori". La sezione locale di CasaPound sta preparando, davanti a un supermercato del comune lombardo, una raccolta di generi alimentari in favore esclusivamente degli italiani in difficoltà e bisognosi di un sostengo. L'appuntamento, fissato a sabato 23 giugno, non è cosa nuova sotto il cielo del pavese.

Cgil contro CasaPound

Ecco, la cosa non piace, per usare un eufemismo, né alla Cgil di Pavia né a quella regionale e nazionale che attaccano frontalmente in una nota: "CasaPound, organizzazione fascista, è di per sé associazione che andrebbe sciolta, in quanto professa valori contrari al dettato costituzionale". Poi, il sindacato entra nel merito dell’evento di solidarietà: "In questo caso l’associazione si appropria di un’iniziativa di altri: il Banco Alimentare, infatti, è un’esperienza importante di sostegno e solidarietà verso i cittadini e famiglie in difficoltà, di ogni genere e colore". E infine: "Assumere questi valori traducendoli in un messaggio xenofobo è inaccettabile: punta solo a seminare odio, divisione e paura".

La risposta di CasaPound Pavia

Non si è fatta attendere la replica di CasaPound Pavia, affidata al responsabile provinciale del movimento Lorenzo Cafarchio: "CasaPound Italia organizza una raccolta alimentare a Vigevano e la Cgil - a corto di argomentazioni oltre che di consensi, espressione di un mondo di sinistra abituato a speculare sulla disperazione facendo cassa con sedicenti onlus e cooperative - non trova di meglio che strepitare contro un’iniziativa, radicata su tutto il territorio nazionale da lungo tempo, per aiutare concretamente le famiglie italiane in difficoltà. Una posizione come quella espressa dai sindacalisti che sventolano la bandiera rossa, non merita che parole di biasimo".

Cafarchio ha dunque aggiunto: "Forse il sindacato della Camusso, o quello che ne rimane, era troppo distratto e non certo dalle lotte sociali dei lavoratori italiani per non accorgersi che non si tratta della prima raccolta alimentare a Vigevano e che altre sono già state effettuate e verranno replicate a breve anche a Pavia e a Voghera. Segnaliamo ai signori sindacalisti, che oltre a non aver probabilmente lavorato un giorno in vita loro, non devono avere grossa dimestichezza neppure con i libri di scuola, il testo della costituzione italiana o semplicemente con i quotidiani in edicola, che CasaPound Italia oltre a non andare contro ad alcun dettato costituzionale, si è addirittura presentata - dopo aver raccolto sufficienti firme di cittadini italiani - in tutte i collegi d’Italia alle ultime elezioni politiche".

"Se ne facciano una ragione - conclude il responsabile pavese di CasaPound Italia - per noi le famiglie italiane vengono prima di tutto e di tutti e il nostro supporto non verrà mai meno alle fasce sociali più fragili. Con pieno rispetto per la meritevole azione del Banco Alimentare, informiamo inoltre la CGIL che - diversamente da quanto fanno loro coi lavoratori cui rinnovano automaticamente la tessera senza chiederne conferma - non è costume di CasaPound Italia vivere da parassita alle spalle altrui.

La nostra iniziativa è autonoma e distinta dal Banco Alimentare, e ci vede da anni impegnati con frequenza in tutte le piazze d’Italia a favore delle famiglie bisognose. Invitiamo i dirigenti della CGIL a venire a donare al nostro banchetto perché prendano lezione da noi su cosa voglia dire aiutare concretamente gli italiani, senza obiettivi di cassa".

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