Charlène in ospedale: la principessa triste è ancora senza pace

Nuovo ricovero per la moglie di Alberto. La malattia, le voci di divorzio, la famiglia lontana

Charlène in ospedale: la principessa triste è ancora senza pace

Un collasso poco prima di tornare a casa. Dopo tre interventi e sette mesi di degenza in Sudafrica. Sette mesi lontana dai suoi figli, dall'Europa, dal Principato di Monaco. Non vede la fine Charlène Wittstock Grimaldi. O forse non ha mai visto l'inizio. Se la Storia avesse potuto mettere in pausa, avrebbe avuto difficoltà a stabilire chi fosse la vera Principessa Triste tra lei e Diana Spencer Windsor. Una favola senza favola quella di Charlène.

Fin dai primi scatti in abito bianco. Fino agli ultimi, un po' di plastica, abbracciata al marito sotto querce secolari, con i bambini, senza i bambini, con i baci e con la faccia inquinata dalla sofferenza. È In Sudafrica, sua terra natale, dallo scorso maggio: prima un intervento alla testa, poi una grave infezione a orecchio, naso, gola e altre due operazioni chirurgiche. Mercoledì, proprio mentre sembrava che fosse prossima al rientro a Montecarlo, proprio mentre i suoi due gemelli, Gabriella e Jacques, e il Principe Alberto II si trovavano finalmente in visita, Charlène ha avuto un malore ed è stata ricoverata.

Già dimessa e in condizioni stabili, pare che il suo ritorno a Monaco si posticiperà ulteriormente. Ma ritorno a cosa, poi? Nei mesi precedenti ai guai di salute, erano sempre più insistenti le voci di un imminente divorzio tra Charlène e Alberto. Lei era partita per il Sudafrica con i gemelli, che hanno compiuto sei anni, ed erano emersi pettegolezzi addirittura su una terza figlia illegittima del principe, una ragazza di ormai quindici anni avuta con una donna brasiliana, un breve, vecchio flirt. Poi la caduta dalla quale pare abbiano avuto origine tutti i problemi. I gemelli erano tornati a Monaco dal padre, Charlène era rimasta in Sudafrica a curarsi. Era ricomparsa in una campagna ambientalista contro il bracconaggio dei rinoceronti. I capelli cortissimi, con un taglio di necessità, più che di moda, gli zigomi agguerriti e le occhiaie scavate. Ma sorrideva e sembrava arrabbiata bene, forse per la prima volta convinta di qualcosa. Poi chissà Magari faticava a credere anche a quell'impegno giusto e solo suo, perché in realtà non vediamo le cose come sono, vediamo le cose come stiamo. E Charlène non è mai stata bene, nemmeno prima di stare male. Da quando il mondo l'ha conosciuta come principessa consorte, ha sempre dato la struggente sensazione di portare in giro quella che avrebbe potuto essere. Irrimediabilmente triste e irrimediabilmente altrove. Sempre. Tanto che qualcuno aveva ipotizzato che il suo rientro avrebbe coinciso con la comunicazione ufficiale della separazione. Ma qualche giorno prima del malore, Alberto aveva fatto intendere che si sarebbe trattato di una vera, definitiva «riunione».

Ironizzando persino: «Le sue condizioni sono molto migliorate dall'ultima operazione, sta bene ed è di buon umore, tanto che scherzando mi ha detto che è pronta a imbarcarsi clandestinamente su una nave per tornare in Europa».

Curiosa scelta di parole per una che sembra si senta come dentro una stiva che non prende il mare. Ma poi è arrivato il malore Tutto fermo, di nuovo. Resta in Sudafrica. Resta sposata. Resta infelice. Possiamo solo augurarci che nel frattempo guarisca. E che un giorno possa trovare la storia che ha dentro.

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