Per uscire dallo stallo Sergio Mattarella è pronto a formare un governo "di tregua", fatto da personalità tecniche e istituzionali che con la politica non abbiano quasi nulla a che fare. Un esecutivo "asettico" che - spera il capo dello Stato - possa essere votato dai partiti o, in alternativa, non influisca sulla campagna elettorale in caso di nuove urne.
E per guidare l'esecutivo sembra in pole position Elisabetta Belloni, la prima donna ad essere nominata segretario generale del ministero degli Esteri (fu scelta dall'attuale premier Paolo Gentiloni).
59 anni e romana, la Belloni non è nuova agli ambienti governativi. È stata infatti direttrice generale per la cooperazione allo sviluppo del ministero degli Esteri dal 2008 al 2013 (sotto Berlusconi e sotto Monti) e poi - sempre alla Farnesina - direttrice generale per le risorse e l’innovazione fino al 2015 (sotto Letta), quando Gentiloni la volle capo di gabinetto agli Esteri. della Farnesina (durante il governo Renzi). Infine con lo stesso Gentiloni venne nominata direttore generale della Farnesina.
Si tratta quindi di una figura trasversale a centrodestra e centrosinistra. Ma non è invisa nemmeno al Movimento 5 Stelle, al punto che a febbraio era ad ascoltare Di Maio alla Link Campus University di Roma, l'ateneo che ha sfornato tre "ministri" grillini. "L'ho conosciuto stamattina, non sarò il loro ministro", disse allora, sottolineando di essere stata invitata dal fondatore dell'università.
Come racconta il Post, fu la prima donna ad entrare in una scuola fino ad allora maschile (l'l’Istituto Massimiliano Massimo dei Gesuiti), nel 1982 si laureò in Scienze politiche alla Luiss di Roma e
intraprese la carriera diplomatica. Nel novembre 2004 fu la prima donna nominata a capo dell'unità di crisi della Farnesina e nel 2014 divenne ambasciatrice. E oggi potrebbe essere la prima donna premier della storia d'Italia.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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