Le città governate dal Pd assediate da reati e gang. E ora chiedono aiuto al Viminale

Dopo "l'accoglienza" per tutti, i sindaci dem da Milano a Roma e Firenze vogliono più poliziotti

Le città governate dal Pd assediate da reati e gang. E ora chiedono aiuto al Viminale
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Roma, Firenze e Milano nella morsa della microcriminalità. Le grandi città, guidate dal centrosinistra, tra borseggiatori, ladri d'auto e baby gang, sono sempre più invivibili.

Nella Capitale sono quasi all'ordine del giorno le aggressioni ai turisti che pullulano le stazioni nevralgiche della metropolitana da parte di bande di borseggiatori di varie etnie che spesso litigano anche tra di loro in maniera molto violenta. Anche lo youtuber Simone Cicalone è stato aggredito mentre documentava i furti che avvengono sulla linea A, quella delle fermate del centro storico di Roma. Solo dopo che il «caso borseggi» ha avuto una risonanza sui social e in televisione, il sindaco Roberto Gualtieri, intervistato da SkyTg24, ha cercato di tranquillizzare i romani: «Sulla base dei dati Atac il numero dei reati è costante, non c'è un aumento, ma questo non mi rassicura». E, poi, finalmente, il primo cittadino della capitale ha ammesso: «Ci sono bande di due provenienze e anche se non c'è un aumento sono crimini intollerabili». Il sindaco, espressione del Partito democratico, dunque, sembra essersi deciso ad affrontare il tema sicurezza: «Abbiamo chiesto un aumento della presenza delle forze di Polizia e ho chiesto alla polizia locale di aumentare la presenza, così come dei vigilantes. È intollerabile che prendere la metro produca il rischio di essere borseggiati, anche se sono fenomeni antichi».

Anche Sara Funaro, neo-sindaca di Firenze, una città dove le baby-gang spadroneggiano da anni e dove i fenomeni di micro e macro criminalità sono molto sentiti dai cittadini, ha recentemente dichiarato senza mezzi termini: «Quando dei ragazzini o dei cittadini vengono aggrediti non c'è un problema di percezione ma c'è un problema di sicurezza». Funaro ha, quindi, annunciato l'intenzione di assumere nuovi agenti di polizia municipale e di implementare i dei vigili di quartiere e dei vigili di prossimità. A Milano, prima città d'Italia per numero di crimini commessi nel 2023, l'assessore alla sicurezza Marco Granelli, ha chiuso definitivamente il campo rom di via Bonfadini in quanto «monopolizzato» da «alcune famiglie che praticavano incessantemente furti di auto e moto» e appiccavano incendi di materiali inquinanti e tossici. Poco dopo l'inevitabile chiusura del campo è divampata anche la polemica politica perché alcune famiglie di rom saranno ospitate, almeno temporaneamente, in alloggi popolari. «Ora il Comune esulterà ma ci dicano subito quante case popolari regaleranno ai nomadi come alternativa alla chiusura del campo», ha tuonato Siliva Sardone, consigliera comunale ed eurodeputata della Lega.

A Pavia, invece, è scontro aperto tra la giunta comunale di centrosinistra e i vigili urbani, dopo che l'assessore alla polizia Locale, Rodolfo Faldini, ha deciso di sospende la sperimentazione del taser. Il clima si è ulteriormente surriscaldato quando quattro agenti sono stati aggrediti da una donna di 37 anni che ha dato in escandescenza.

Il capogruppo di Fratelli d'Italia al Comune di Pavia, Nicola Niutta, è sul piede di guerra perché la

sospensione della sperimentazione del taser sarebbe illegittima in quanto presa senza che vi fosse un atto formale e, pertanto, ne ha chiesto il ripristino immediato come forma di tutela per gli agenti della polizia locale.

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