"Cittadinanza agli immigrati": la bozza della "lista" Pd per Draghi

I dem lavorano ad un documento per il programma di governo. E spuntano i punti "anti-Salvini". Poi la frenata: "Solo bozze..."

"Cittadinanza agli immigrati": la bozza della "lista" Pd per Draghi

Il Pd parte già con il piede sbagliato. I dem infatti si trovano in forte imbarazzo a dover sedere allo stesso tavolo di governo con Salvini. La mossa del leader della Lega ha totalmente spiazzato il fronte dem (e non solo). Ma a quanto pare dalle parti del Nazareno si cerca già di inasprire i toni del confronto chiedendo a Draghi di mettere alcuni paletti anti-Lega. Uno su tutti: la conferma dei nuovi dl migranti che hanno cancellato i dl Sicurezza di Salvini e un'accelerazione sul fronte della cittadinanza agli immigrati. Priorità davvero discutibili a fronte di una crisi economica e sanitaria che colpisce il Paese da tempo.

E così è stato il Pd stesso a mettere una pezza sulla bozze del documento programmatico dem per Draghi circolate in rete: "In merito ad alcune bozze diffuse del contributo del Partito democratico al programma di Governo si precisa che si tratta di testi di lavoro non definitivi e mai inviati al presidente incaricato Draghi", fa sapere l'ufficio stampa del Pd. Ma di fatto non viene certo smentito il contenuto del documento. Come riporta Open i punti centrali sono proprio le politiche migratorie, un chiodo fisso per il Pd: "Quando nacque il governo Conte, negli accordi presi, il Partito Democratico volle con forza inserire la modifica dei decreti voluti dall’allora Ministro degli interni Salvini, da noi considerati al contempo disumani e insicuri. Non fu quello un vezzo ma una battaglia di civiltà per noi imprescindibile. Quei decreti erano demagogici e avversi allo spirito con cui l’Italia Repubblicana si è collocata storicamente nel contesto italiano ed europeo", si legge nel documento dem. E ancora: "Avevano come scopo non dichiarato quello di rendere impossibile, di fatto, la protezione internazionale per decine di migliaia di persone in fuga da carestie e guerre, con l’aggravante che molte persone venivano espulse dalle strutture e dai percorsi di accoglienza, diventando così degli “invisibili”. A ciò si sommava la chiara carica simbolica di quei decreti: il migrante era l’invasore da respingere, sacrificando a tale scopo l’umanità e il diritto". Poi si va dritti al punto: la cittadinanza per gli immigrati. I dem, nella bozza delle richieste da fare a Draghi, avrebbero inserito "l'approvazione in via definitiva del disegno di legge sullo Ius Culturae".

Poi, sempre nella bozza del documento, spunta anche un attacco ideologico verso il Carroccio o a chi nella futura maggioranza non possa accettare i diktat del Pd: "Contrastare così ogni deriva sovranista, anacronistica e condannata dalla storia. Bisogna contrastare ogni disegno sovranista". A chiudere la lista c'è anche la richiesta chiara per l'approvazione della legge contro l'omolesbobitransfobia, di fatto la legge Zan. Insomma a quanto pare queste sarebbero alcune delle priorità per il Paese targate Pd. Tutte posizioni che difficilmente troveranno il via libera dalle parti del Carroccio. La frenata dell'ufficio stampa sulle bozze del documento da portare a palazzo Chigi non bastano a frenare i malumori dentro il partito.

E in questa chiave occorre sottolineare le parole dell'ex governatore della Toscana, Enrico Rosso: "Voglio soltanto esprimere il mio auspicio: si formi quanto prima il governo a guida Draghi e la Lega stia fuori dalla maggioranza. Penso che a pensarla così non sono il solo". Il Pd rischia l'implosione dopo la mossa di Salvini?

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