L'aumento delle accise annunciato ieri nella lettera che Pier Carlo Padoan, ministro dell'economia, ha inviato alla Commissione Ue ha scatenato subito le prime polemiche. In particolare il Codacons è pronto alla battaglia contro l'ennesimo rialzo della tassazione sui carburanti.
"Gli automobilisti italiani -denuncia il presidente dell'associazione dei consumatori, Carlo Rienzi- sono senza dubbio la categoria più tartassata d'Europa". Negli ultimi anni i governi di ogni colore politico, rileva, "hanno fatto un uso intensivo delle accise sui carburanti per reperire risorse, tasse di scopo che vengono adottate per risolvere emergenze del momento, ma che non vengono più soppresse, continuando a pesare per sempre sulle tasche degli italiani". E che gli automobilisti siano utilizzati come veri e propri "sportelli bancomat", sottolinea Rienzi, "lo dimostrano i numeri: tra il 2011 e il 2016 le accise sulla benzina sono aumentate complessivamente del 29 per cento mentre quelle sul gasolio sono rincarate addirittura del 46 per cento (percentuali che salgono rispettivamente al 31 per cento e del 48 per cento se si considera l'aumento dell'aliquota Iva dal 20 al 22 per cento)".
Negli ultimi 5 anni, infatti, aggiunge Rienzi, "i governi hanno fatto ricorso all'aumento delle accise per finanziare il Fondo unico dello spettacolo, l'emergenza in Libia, l'alluvione in Liguria, il terremoto in Romagna, e ben tre volte per correggere i conti pubblici".
Per tale motivo, conclude il presidente del Codacons, "annunciamo già da oggi battaglia contro l'ennesimo ricorso alle tasse sui carburanti previsto nella lettera inviata ieri dal ministero dell'economia all'Ue e siamo pronti ad impugnare qualsiasi provvedimento del governo in tal senso".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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