C'era una volta una «famiglia normale». Parola di Lady Fini, Elisabetta Tulliani, che nel 2007 annunciava così al settimanale Chi l'arrivo della prima figlia della coppia: «Siamo contenti, molto. Presto saremo una famiglia normale». Oggi le cose sono cambiate, e il processo per il riciclaggio e per l'affaire della casa di Montecarlo che ha distribuito condanne in primo grado per tutti (2 anni e 8 mesi per l'ex presidente della Camera, 5 anni a sua moglie, 5 al suocero Sergio e 6 al cognato Giancarlo) non va esattamente nel senso della normalità.
Però qualcosa regge ancora. Ed è la coppia, che ha resistito persino a sette anni di magagne giudiziarie e quattordici di veri o presunti inganni familiari. Già, Elisabetta e Gianfranco sono ancora insieme. Lei, all'ultima udienza del processo, gli ha dedicato la cosa più simile a una dichiarazione d'amore: il tentativo di scagionarlo, arrivando a scaricare suo fratello, la sua stessa famiglia. Una scelta fatta perché, ha spiegato, «il mio silenzio continuerebbe a danneggiare le persone a me care». Così Elisabetta ha detto di aver «nascosto» a Fini «la volontà di mio fratello di comprare la casa di Montecarlo», e ha definito «una delle più grandi delusioni» il comportamento «spregiudicato» del rampollo maschio di famiglia. Quelle dichiarazioni sono state un lampo di luce su Elisabetta, che dall'inizio del caso Montecarlo si è praticamente eclissata. Non è sempre stato così: avvocata, presentatrice, ballerina, esperta di cucina ed ex dirigente calcistica, fidanzata per anni con Luciano Gaucci, amante dei bei vestiti e della bella vita, Elisabetta conosce Fini a un ricevimento dell'ambasciatore Usa, amico dei Tullianos, anche se proprio Gaucci raccontava di un meno romantico incontro a quattro allo stadio, nel 2000, quando lei stava ancora con Lucianone e Fini con l'ex moglie. E se con Gaucci era sovraesposta, tra video kitsch girati nel castello di Torre Alfina e poltrone da presidentessa della Samb, con Fini Elisabetta gioca da first lady. Sempre in prima fila, accanto al compagno, con il Dalai Lama o ai congressi. Fino all'inciampo monegasco, che poi scoperchia i presunti affari dei Tullianos con il re delle slot Francesco Corallo. Un terremoto anche per la coppia, con Fini che dichiara di essere stato ingannato anche da lei, che della casa era comproprietaria e che ha guadagnato dalla plusvalenza. Eppure, «lei e Fini sono rimasti uniti», conferma al Corriere il padre Sergio, che pure attacca la figlia, «esaurita» che «parla e straparla».
Quanto a Giancarlo - dopo il pasticciaccio di Boulevard Princesse Charlotte 14, le foto intento a lavare la Ferrari, le polemiche per i presunti appalti in Rai con la sua società Giant - lui se l'è svignata nel 2017, per evitare l'arresto.
È ancora latitante a Dubai, nonostante le ricorrenti voci di accordi per un'estradizione mai arrivata, dove si è fatto fotografare tra un appartamento al Burj Khalifa, limousine con autista, ristoranti di lusso, orologi e varia riccanza. Tornerà dagli Emirati ora, da condannato? In attesa di scoprirlo, è ancora il papà Sergio a interpretare la realtà: «Macché latitante, ha sempre lavorato a Dubai».
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