"Emiliano ti sistemerà a vita...". La rivelazione della grillina sul commissario Ilva

La candidata presidente dei 5 Stelle in Puglia: "Emissari di Emiliano mi dissero: non candidarti e ti sistema a vita"

"Emiliano ti sistemerà a vita...". La rivelazione della grillina sul commissario Ilva
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Antonella Laricchia era candidata Presidente del movimento 5 stelle allee regionali in Puglia nel 2020 contro il governatore della Puglia Michele Emiliano. Oggi è l’unica del movimento che è rimasta fuori dalla maggiaranza in consiglio regionale, mentre quattro suoi colleghi hanno ceduto, dopo le elezioni (gudagnandone anche un assessorato), alle lusinghe del governatore antesignano del campo larghissimo. Oggi che infatti i Cinque stelle hanno rotto con il Pd a livello nazionale, in Puglia l’alleanza di governo resiste. “Perchè dobbiamo mantenere il patto con gli elettori”, ha detto il leader grillino Giuseppe Conte. Ma in realtà il patto lo hanno tradito perché i Cinque Stelle si candidarono contro Emiliano.

Le accuse a Emiliano e la querela

Laricchia, che anche se in dissenso dal gruppo resta nel Movimento 5 Selle, ha più volte raccontato sui palchi di aver ricevuto promesse di assessorati o altre lusinghe da parte di "emissari" di Emiliano in cambio del ritiro della sua candidatura: "si sarebbe trovato certamente un modo per 'sistemarmi a vita'...". Ma lei, a quanto dice, avrebbe sempre rifiutato. Della vicenda se ne è occupata anche la procura di Bari, come svelato oggi dalla Gazzetta del Mezzogiorno. La storia infatti fu raccontata in televisione da Alessandro Di Battista, che disse “Antonella laricchia è stata una persona che ha ricevuta tante avance, tanti posti, non soltanto politici, anche la possibilità di avere una vita economicamente, sociale, molto vantaggiosa, in cambio di rinunciare a determinate idee che contrastano le idee di Emiliano”. Dopo queste parole Emiliano ha querelato Di Battista e ha chiesto alla Procura di sentire Laricchia "perché riferisca sulle circostanze riportate in tv dal Di Battista e fornisca in particolare le generalità del fantomatico 'mandatario' delle proposte di presunta corruzione elettorale".

Le dichiarazioni ai pm di Bari

Quando Laricchia è stata sentita dai pm ha raccontato che tra questi emissari c’era anche Franco Ardito, uno dei tre commissari di Ilva in Amministrazione Straordinaria, nominati da Luigi Di Maio quando era al ministero dello Sviluppo economico nel 2018. Ardito prima di diventare commissario Ilva era dirigente di Acquedotto Pugliese. La candidata presidente dei 5 Stelle in Puglia ha anche raccontato ai pm che il commissario Ardito le disse che se avesse appoggiato Emiliano rinunciando alla candidatura autonoma, sarebbe stata poi indicata come candidata sindaco di Bari per il Partito democratico e i 5 Stelle. Oltre che dal commissario Ilva lo stesso messaggio le sarebbe stato recapitato anche dal direttore dell’Istituto Oncologico di Bari, Antonio Delvino che, stando a quanto riferito ai pm, avrebbe contattato il padre della consigliera regionale, radiologo presso l’istituto Oncologico, per chiedergli di dire alla figlia che se avesse rinunciato alla candidatura questi l'avrebbe nominata assessore alla Sanità, vicepresidente regionale o, appunto, sindaco di Bari. Laricchia ai pm ha raccontato che Emiliano avrebbe saputo che il papà lavora all’Oncologico dopo un pranzo del Governatore con i direttori generali delle Asl della Puglia: “Tra i vari argomenti affrontati durante tale incontro si era parlato molto della possibilità di giungere a un accordo fra il Movimento 5 Stelle e il Pd e, secondo quanto riportato da Delvino, Emiliano desiderava fortemente il predetto accordo, dimostrando nella circostanza”.

Alleanze e veleni tra Pd e M5s

Laricchia non cedette alle presunte richieste e portò tutto il Movimento 5 stelle a candidarsi contro Emiliano. Solo successivamente, col via libera prima di Di Maio e poi di Conte, si allearono. Tutti tranne lei. "C'è stato un voto che mi ha legato a una promessa fatta agli elettori e io non mi riterrò slegata a questa promessa sino a quando non ci saranno nuove elezioni", dice oggi la consigliera regionale. "Per registrare la mia presenza in maggioranza bisognerà tornare a votare, dire agli elettori che siamo alleati con il Pd e vedere il consenso. Emiliano nel 2020, quando mi propose di ritirarmi dalla candidatura, mi garanti qualsiasi incarico io avessi voluto, addirittura una sistemazione a vita. Anche questo ha fatto venire meno i presupposti di una alleanza. E poi le alleanze si fanno prima del voto, dopo sono soltanto tradimenti".

Come ci ha raccontato la consigliera Laricchia, la Procura di Bari ha chiesto l'archiviazione della querela di Emiliano perchè il racconto delle presunte pressioni fatto da Di Battista in tv "ha trovato numerosi riscontri", e perchè la Laricchia "ha rifiutato di avere qualsiasi incontro volto a discutere della sua posizione politica".

Ma perchè un manager di stato, nominato dal Ministero dello

Sviluppo, commissario straordinario Ilva, (che Emiliano solo due settimane fa alle mamme di Taranto continuava a dire di voler chiudere), si mette in mezzo alle candidature in Puglia?

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