"Abbiamo avuto con la ministra Lamorgese un confronto franco e chiarificatore". Così, il sindaco di Bari, Antonio Decaro, anche presidente dell'Associazione nazionale Comuni italiani, spegne il fuoco appiccato dalle polemiche dei sindaci sul decreto dell'ultimo Dpcm, che prevede la chiusura di strade e piazze.
I sindaci erano rimasti irritati dopo aver scoperto che era ricaduta su di loro la responsabilità di decidere le chiusure e l'eventuale coprifuoco, potendo mettere la firma su ordinanze anti-movida. Così ieri, il ministro degli Interni, Luciana Lamorgese ha tenuto una videoconferenza con i 14 primi cittadini delle città metropolitane, per chiarire il punto. Alla riunione hanno partecipato anche il sottosegretario all'Interno Achille Variati, il capo di gabinetto del Viminale, Bruno Frattasi, e il capo del Dipartimento della pubblica sicurezza Franco Gabrielli.
I sindaci non si sono limitati a ribadire "il senso di responsabilità", con cui stanno "lavorando di concerto con prefetto e questore nell'ambito del comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica", specificando: "Lavoriamo insieme per individuare le aree su cui intervenire". I primi cittadini, infatti, hanno avanzato anche una richiesta: "Abbiamo chiesto alla ministra di incrementare il numero di agenti delle forze dell'ordine perché siamo convinti che il controllo e il rispetto delle nostre ordinanze debba essere assicurato dallo Stato. Attraversiamo un momento molto difficile per il Paese. La collaborazione è l'unica strada per provare a uscirne".
Da Nardella a Bucci, i sindaci hanno iniziato a chiedere di schierare più agenti, carabinieri e militari, per controllare il rispetto delle norme anti-coronavirus. Ma, secondo quanto riporta la Stampa, la ministra avrebbe frenato: "Premesso che dagli organici delle forze di polizia mancano 15 se non 20mila unità, è impensabile cancellare funzioni indispensabili quali l'antiterrorismo, o le Digos, o i reparti che si occupano di ordine pubblico".
Poi, però, Lamorgese ha concluso l'incontro promettendo ai sindaci che, a causa di questa emergenza, "verranno utilizzate le forze di polizia necessarie per i servizi di presidio del territorio stabiliti di volta in volta".
Inoltre, è stato confermato l'impegno a garantire "l'assunzione a tempo determinato di appartenenti alle polizie locali", per permettere loro di supportare i servizi sul territorio e i controlli". Così, alla fine, sembra che sindaci e ministro siano giunti a un compromesso, che mira a garantire i controlli sui singoli territori.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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