"Regalino" per la maxi villa. Concessioni gratis a Grillo

Il comune di Bibbona rinnova per 10 anni l'uso della spiaggia. Una settimana costa 16.500 euro

"Regalino" per la maxi villa. Concessioni gratis a Grillo
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Dai, è uno scherzo. Ma come, anni passati a combattere per liberare le concessioni demaniali regalate agli amici degli amici, col rischio di far saltare in area le famiglie che hanno gli stabilimenti balneari e Beppe Grillo cosa fa? Zitto zitto si è fatto prorogare per dieci anni (o forse più) dal Comune di Bibbona, provincia di Livorno, la gestione della spiaggia dove insiste la sua fantastica villa privata (che affitta fino a 16.500 euro a settimana, più di 2mila euro a notte, senza contare gli optional da pagare a parte...). Abbiamo scaricato la delibera, datata 19 dicembre. C'era un mese per impugnarla, ma nessuno l'ha fatto, nessuno l'ha letta.

Abbiamo letto l'atto, si parla della «concessione demaniale n. 14/05 intestata al Sig. Giuseppe Grillo, identificata nel Piano con la sigla CDM 7, tipologia concessione: arenile privato». Si legge che la concessione viene assegnata direttamente, per una durata di 10 (dieci) anni al medesimo soggetto attualmente assegnatario della stessa. E la motivazione fa sorridere, se non fosse tutto maledettamente serio: la tipologia di tale concessione è identificata come «arenile privato» e (...) «in nessun modo può essere ricondotta ad un attività economica, avendo come scopo esclusivamente la protezione della duna e della vegetazione dunale». Ma come, e la villa in affitto con sette bagni e 16 posti letto, suddivisi in otto camere? Costruita nel 1920 con mattoni forati e materiali originali toscani come quelli usati dall'architetto Frank Lloyd Wright, ha una ventina di stanze per circa 500 metri quadrati, una loggia «pensatoio» al primo piano con vista sul mar Tirreno, un parco in una pineta di oltre mezzo ettaro con la piscina incastonata in una duna e circondata dalle siepi di ginepro. Era la Casina di mare dei marchesi Ginori, divenne una colonia estiva per ragazzi ma dal 2001 è diventata il buen retiro di Grillo. A restaurarla ci ha pensato l'architetto genovese Alessandro Ponte, negli arredi si vede la mano della moglie del comico, l'iraniana Parvin Tadjik, che l'avrebbe curato nei dettagli. A infuriarsi per la concessione è Forza Italia, con la parlamentare Chiara Tenerini, eletta in questo collegio: «Trovo sconcertante quanto è accaduto - dice l'esponente azzurro al Giornale - questa decisione è stata giustificata sostenendo che si tratta di una concessione a uso privato, quando è ben noto che la villa in questione è regolarmente pubblicizzata per affitti a prezzi esorbitanti».

Bibbone è l'ultima spiaggia della diversità grillina. Certo, l'Elevato non è più il capo dei Cinque Stelle, ma c'è la sua benedizione sui parlamentari eletti a questa tornata. In un passato neanche troppo lontano Villa Cavallina è stata teatro di summit del M5S e di incontri riservati faccia a faccia con l'ex presidente del Consiglio Giuseppe Conte: «Chi si erge a paladino della moralità e del rispetto delle regole, poi beneficia di situazioni ambigue, avallate da decisioni discutibili. È inaccettabile che si continuino a premiare situazioni come questa, mentre le imprese che investono per creare lavoro e occupazione vengono penalizzate».

Per Forza Italia «è un pericoloso precedente che manda un messaggio profondamente sbagliato ai cittadini e agli imprenditori onesti», dice la Tenerini.

A unirsi al coro è Maurizio Gasparri: «Mentre i suoi seguaci vogliono gare e bandi per massacrare le piccole imprese balneari per lo più familiari il loro già padrone ottiene spiagge in concessione per sollazzarsi a piacimento. Grillo di nome, Marchese del Grillo di fatto». Ce lo immaginiamo così il povero comico, deluso da Conte e scaricato dai suoi: lì a occuparsi di dune, ad aspettare che arrivi qualche...duno.

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