Condanna bipartisan per le violenze in piazza. E il sindaco Sala: "Folle attaccare la Nato"

I giovani di Forza Italia omaggiano i caduti americani a Nettuno. Il tributo di Tajani alle vittime in divisa col ricordo di Salvo D'Acquisto

Condanna bipartisan per le violenze in piazza. E il sindaco Sala: "Folle attaccare la Nato"

Da Roma a Torino, da Milano a Reggio Emilia, le contestazioni (anche violente) ai simboli della nostra Storia e della nostra appartenenza hanno provocato un unanime coro di reazioni. Le bandiere bruciate, i violenti insulti anche nei confronti di bambini «colpevoli», come è successo a Reggio Emilia, di portare in corteo bandiere americane, sono gesti e bravate da stigmatizzare. Proprio per sottolineare quei valori che la festa del 25 aprile vuole mantenere vivi nella memoria collettiva.

Se la condanna è unanime. Il registro delle reazioni varia. Enrico Letta è più sfumato. Per il segretario dem la festa della Liberazione è anche la difesa del dialogo e del dissenso. Mentre il sindaco di Milano, Beppe Sala, usa parole più forti per condannare gli atti di vandalismo e di violenza. «Per me la contestazione alla Nato è folle - dice il primo cittadino milanese - Non capisco quelli che cercano dei distinguo, come se i 70 anni di storia del nostro Paese non dimostrassero che noi apparteniamo all'alleanza atlantica, che ci riconosciamo nei valori dell'Occidente e della Nato».

Valori che Forza Italia ha voluto sottolineare con una manifestazione altamente simbolica: l'omaggio dei giovani azzurri ai caduti americani che riposano nel cimitero militare di Nettuno. Anche il coordinatore nazionale, Antonio Tajani, ha voluto stigmatizzare le distorsioni della festa della Liberazione ricordando uno degli eroi più luminosi della nostra storia patria: il carabiniere Salvo D'Acquisto che sacrificò la sua vita, nel '43, per difendere un gruppo di civili durante un rastrellamento nazista. Tajani cita lo stesso D'Acquisto e il suo celebre «Se muoio per altri cento, rinasco cento volte». «La forza contro la violenza - aggiunge Tajani su Twitter - L'amore contro l'odio. Onore ai caduti per la libertà».

Poi c'è il caso Reggio Emilia. Con la contestazione contro una delegazione di Italia viva e di +Europa, colpevole di mostrare vessilli della Nato, degli Stati uniti, oltre a quelli italiani e della Ue. «A Reggio Emilia, un gruppo di presunti antifascisti ha attaccato una delegazione di Italia viva e +Europa, nella quale c'era una bambina di otto anni con in mano una bandiera americana - commenta Matteo Renzi -. Penso che sia una vergogna che, nel giorno del 25 aprile, nella città capitale del tricolore e custode di valori di libertà, possa accadere questo». Il leader di Italia viva si dice certo che la comunità emiliana prenderà la distanze da questa violenza verbale ed esprime al contempo massima solidarietà anche al Pd e al suo segretario per quanto accaduto a Milano.

«Il 25 Aprile è la ricorrenza dell'Italia liberata dalla dittatura fascista e dall'occupazione nazista, la ricorrenza di tutti i democratici che vogliono preservare la libertà. Anche per questo sono assurdi ed esecrabili gli episodi di contestazione settaria che hanno coinvolto a Reggio Emilia partecipanti alla manifestazione di +Europa ed Italia viva e di +Europa a Trieste per le loro bandiere europee, americane, inglesi, israeliane - commenta il sottosegretario agli esteri Benedetto Della Vedova -. Non lasceremo mai a questi facinorosi e a chi li tollera il monopolio del 25 Aprile.

Episodi di intolleranza verso chi esprime gratitudine ai caduti per liberare il nostro Paese (almeno 140mila, 100mila circa non italiani), onorando le bandiere che li rappresentano, sono il risultato di un'idea proprietaria della festa di liberazione, idea che respingiamo nettamente».

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