La confessione di Giannino: "Ho inventato tutto sulle lauree per un complesso di inferiorità"

Il giornalista: "La gente cominciò a elogiarmi, ad appiopparmi titoli. Prima dottore, poi anche di più. Li ho accettati per vanità, poi ci ho messo del mio"

La confessione di Giannino: "Ho inventato tutto sulle lauree per un complesso di inferiorità"

"Un grave errore dovuto a un complesso di inferiorità che ho inconsciamente covato nel Pri. Era un mondo di élite, pieno di persone con titoli accademici a bizzeffe". Oscar Giannino, in una intervista a Libero, spiega così il caso delle false lauree scoppiato poco prima delle elezioni politiche 2013 quando il giornalista si candidò come premier col movimento Fare per fermare il declino.

"Finché ero ragazzo di bottega, no. Poi vennero i riconoscimenti per il mio lavoro. La gente cominciò a elogiarmi, ad appiopparmi titoli. Prima dottore, poi anche di più. Li ho accettati per vanità, poi ci ho messo del mio", spiega ancora Giannino. Che poi aggiunge: "Quando la bomba è scoppiata sono rimasto di peste per la delusione che davo a centinaia di migliaia di persone e per la sofferenza di mia madre e mia moglie che non se lo aspettavano. Quanto a me, mi sono chiesto se avessi perso per sempre qualsiasi credibilità".

Hai avuto insulti?, gli domanda Giancarlo Perna su Libero? "Tanti e non ho mai polemizzato. Ho detto: è giusto. So che fino all’ultimo giorno della mia vita rischio che qualcuno mi dica: “Stai zitto buffone”".

Sul rapporto con Luigi Zingales, suo ex compagno di partito nonché colui che ha smascherato Giannino, dice: "Capisco il suo punto di vista. Io, come candidato, ero molto esposto e lui, come docente della Chicago Uni, si è sentito chiamato direttamente in causa. Da allora, non ci siamo più sentiti".

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