Confindustria mette nel mirino il governo dopo l'approvazione del Decreto Dignità. A mettere in discussione la ricetta economica del governo di fatto è il presidente di Confindustria Vincenzo Boccia che in un'intervista al Messaggero afferma: "Questo governo ci ha deluso. Ci sentiamo delusi nel merito e amareggiati nel metodo. Speriamo di evitare la piazza". Poi Boccia entra nel dettaglio delle misure varate dal governo e attacca proprio sul Decreto Dignità: "Aumenta il costo del lavoro e non crea occupazione".
Ma le critiche del presidente di Confindustria non finiscono qui. Infatti punge l'esecutivo sul fronte della Tav: "La cosa più grave a nostro avviso è che si mettono in discussione cantieri e non progetti con il rischio di dover pagare penali miliardarie che peserebbero sui cittadini contribuenti e sulle imprese. Dobbiamo ricordare che il nostro è un Paese che non ha materie prime e che vive di export. Dei circa 540 miliardi di esportazioni, 450 arrivano nel nostro Paese grazie all'industria". Infine la stoccata verso l'esecutivo e sull'agenda di governo di questi mesi: "Da mesi parliamo solo di migranti e di pensioni. Non basta, dobbiamo aggiungere altri punti importanti per affrontare la complessità del Paese".
Ma del govero Boccia "salva" Tria e si schiera dalla parte del ministro che in questi giorni è impegnato a trovare le coperture opportune per flat tax e reddito di cittadinanza che sono in cima ai programmi di Lega e M5s: "Una manovra elettorale fa male al paese. Tria ha ragione sul debito e va ascoltato".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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